A Trieste primi ordini di banchi singoli e spazi in trasformazione nelle scuole

Iniziano le mosse dei dirigenti scolastici dopo la diffusione delle linee guida in vista del ritorno in classe a settembre 
Foto BRUNI Trieste 23.06.2020 Liceo Volta-matura 2020
Foto BRUNI Trieste 23.06.2020 Liceo Volta-matura 2020

TRIESTE Le scuole di Trieste iniziano a organizzare gli spazi e in alcuni casi a ordinare già nuovi arredi in vista del prossimo anno scolastico, alla luce delle linee guida annunciate dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina venerdì scorso. Una corsa contro il tempo per molti dirigenti scolastici, che nei prossimi due mesi dovranno ripensare gli ambienti dei vari istituti. Il tutto entro la fine di agosto. Il 16 settembre gli alunni e i docenti rientreranno in classe e le sistemazioni dovranno essere già pronte dall’inizio del mese.



In alcune scuole non ci sarà spazio per tutti. E già si pianifica la didattica metà in presenza e metà a distanza. Tra i primi istituti ad essersi messi in moto nel weekend c’è il Nautico-Galvani. «Nel fine settimana abbiamo avviato uno studio – spiega la dirigente scolastica Donatella Bigotti – insieme al responsabile della sicurezza, un’analisi dettagliata degli spazi, da adeguare alle regole di distanziamento, cambiate rispetto alla bozza precedente. Ora si parla di un metro tra ragazzo e ragazzo.

Per il Galvani non ci sono problemi, per il Nautico invece ritengo che riusciremo, con le adeguate modifiche, a restare tutti nella sede di piazza Hortis. Ma serviranno nuovi arredi, che sto per ordinare. Banchi e sedie più piccoli e in grado di ottimizzare lo spazio, ad esempio riuscendo a contenere anche lo zaino. L’obiettivo sarò quello di ospitare in sicurezza le classi, in particolare quelle con più di 23 alunni, per le quali sarà necessaria la cosiddetta “edilizia leggera”, che implica svuotare laboratori inutilizzati, per riconvertirli in aule. Dovremo sfruttare al massimo lo spazio ma il problema sono anche le tempistiche, ci aspetta tanto lavoro nei prossimi mesi».

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I fondi, già ricevuti dalle singole scuole, arrivano dai primi stanziamenti di un mese fa per la ripartenza in sicurezza a settembre. Altri potranno essere aggiunti in seguito. E l’acquisto di nuovi mobili sarà probabilmente un passo previsto a breve anche al liceo Oberdan. «Il problema più urgente è lo spazio da reperire – sottolinea la dirigente scolastica Maria Cristina Rocco –: utilizzeremo per le lezioni anche le aule insegnanti e la biblioteca, ma è sicuro che tutti non ci staremo. Daremo priorità alle prime classi, gli studenti che ancora non si conoscono e che devono instaurare un rapporto anche con gli insegnanti. Ma intanto stiamo ancora considerando la capienza dei vari ambienti. Alcuni dovranno essere sgomberati. Poi penseremo anche all’eventualità di aggiungere nuovi arredi, che probabilmente serviranno».

Priorità ai ragazzi delle prime annunciata pure dalla preside del liceo Petrarca alcuni giorni fa. E anche il liceo Galilei si prepara a una didattica in presenza e a distanza. «Prima si parlava di due metri di distanza, poi nelle ultime linee guida si arriva a un metro soltanto, per questo metteremo in campo le ottime tecnologie che nella scuola sono già presenti, per avviare la didattica pure a distanza, oltre al fatto che comunque useremo tutti gli spazi a disposizione. Il grande impegno – dice Lucia Negrisin, dirigente scolastica del Galilei – sarà anche quello di disciplinare gli ingressi, contingentati, se pensiamo che nella sede centrale ci sono circa 600 persone presenti. Le cose, in generale, non sono semplici. Ci stiamo adeguando alle nuove regole e tutto si farà al meglio, pensando comunque che se i contagi dovessero riprendere, sarà necessario studiare nuove misure. Credo che una valutazione ulteriore, a fine agosto, probabilmente ci sarà». —


 

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