A Trieste Premio San Giusto d’oro tra le polemiche sui migranti: il sindaco Dipiazza se ne va

Clamoroso fuori programma in Municipio durante la consegna del riconoscimento a Enrico Samer e della targa alla Rete solidale Trieste

Maria Elena Pattaro
Un momento della cerimonia (foto Silvano)
Un momento della cerimonia (foto Silvano)

La sferzata della Rete solidale Trieste e la reazione plateale del sindaco, che abbandona la cerimonia in segno di protesta, indignato per le critiche sulla gestione dell’accoglienza migranti.

Il premio San Giusto d’oro di quest’anno resterà negli annali anche per le polemiche. Scintille che riaprono la spaccatura tra Comune e associazioni sul tema migranti.

Premio San Giusto d'oro, il sindaco Dipiazza lascia la cerimonia dopo le critiche sui migranti

Il clamoroso fuori programma è andato in scena mercoledì mattina, in municipio, durante la cerimonia di consegna.

Il riconoscimento assegnato dal sindacato dei giornalisti Assostampa è andato all’imprenditore portuale e mecenate Enrico Samer, primo uomo d’affari a riceverlo in 58 edizioni. Insieme a lui è stata premiata con una targa speciale la Rete solidale Trieste, network di sette associazioni impegnate sui versanti dell’accoglienza ai migranti.

Marianna Buttignoni con la targa per Rete solidale e Furio Baldassi, che coordina il “comitato dei saggi” per la selezione delle candidature
Marianna Buttignoni con la targa per Rete solidale e Furio Baldassi, che coordina il “comitato dei saggi” per la selezione delle candidature

L’intento dei promotori del San Giusto d’oro era premiare due anime diverse della città: «La Trieste orientata al lavoro e al progresso, e la Trieste che tende una mano agli ultimi», come ha spiegato Carlo Muscatelli, presidente di Assostampa Fvg, l’articolazione territoriale della Fnsi. Due volti della città, accomunati però da un’unica convinzione: mettere le persone al primo posto.

Enrico Samer in centro con il San Giusto d’Oro, a sinistra il presidente dell'Assostampa Fvg Carlo Muscatello, a destra il presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca
Enrico Samer in centro con il San Giusto d’Oro, a sinistra il presidente dell'Assostampa Fvg Carlo Muscatello, a destra il presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca

A prendere la parola a nome della Rete solidale è stata Marianna Buttignoni, attivista di Linea d’Ombra. Il ringraziamento per la targa è diventato l’occasione per un discorso accorato in cui non ha risparmiato critiche sulla gestione dell’accoglienza in città: «Il Silos è chiuso ma la rotta balcanica è splendidamente aperta. Immaginiamo oggi noi di essere a Gaza o in Siria: non aspetteremmo il click day, ci metteremmo in salvo e basta – ha dichiarato la referente –. Le coraggiose ragazze dell’Iran, quelle che vengono accecate nel loro paese perché si battono per i loro diritti, quando arrivano di sera in piazza della Libertà non hanno nemmeno una toilette. È un disonore per la città, è un insulto alle persone. È una grossa mancanza istituzionale. C’è una rete di privati che si fa carico dell’assistenza di base: servizi igienici, cibo, informative legali. Questa città non sarà mai grande finché tolleriamo che, con queste temperature, altri esseri umani dormano sulle panchine, avvolti da una misera coperta».

Dipiazza lascia la cerimonia FOTO SILVANO
Dipiazza lascia la cerimonia FOTO SILVANO

L’affondo ha irritato il primo cittadino, che si è alzato e ha abbandonato la cerimonia, seguito a ruota dall’assessore comunale Everest Bertoli e dagli assessori regionali Fabio Scoccimarro e Pierpaolo Roberti. Nello sgomento generale della platea. Dipiazza non ha più rimesso piede in sala, nonostante l’invito, ribadito più volte da Muscatello.

A rasserenare l’atmosfera ci ha pensato Samer, premiato in assenza del sindaco. L’imprenditore si è detto «onorato di ricevere il San Giusto d’oro, a maggior ragione visto che il premio è affiancato al riconoscimento dell’impegno della Rete solidale Trieste. È un modo per sancire l’unione tra la città imprenditoriale e la città che si dà da fare nel sociale. Credo molto in Trieste e nel suo futuro. È una città forte del suo passato, ambiziosa, capace di innovarsi. Sono convinto che la crescita passi attraverso l’investimento sui suoi cittadini». Da qui la decisione di fare importanti investimenti sullo sport «per offrire ai ragazzi luoghi e occasioni in cui coltivare sogni e valori».

Ultimamente l’imprenditore non sta collezionando soltanto successi, dalla nuova rotta ro-ro con l’Egitto al trieste Campus, ma anche riconoscimenti. Quest’anno è stato nominato cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha ricevuto il premio “el Mulo de Oro” per l’impegno nello sport.

Anche il vescovo Enrico Trevisi ha tentato di ricucire in sala lo strappo tra il sindaco e le associazioni. «In questa città ci sono tante persone che si impegnano su fronti diversi per il bene di tutti e talvolta questo può portare ad avere visioni diverse», ha affermato il monsignore, esortando a fare sempre il bene e a mettersi al servizio della comunità.

Il sindaco Dipiazza, dal canto suo, interpellato nel pomeriggio per un chiarimento sui motivi dell’abbandono della cerimonia, non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Aspra invece la reazione dell’assessore e regionale Pierpaolo Roberti, che tra le varie deleghe ha anche quella all’Immigrazione. «Quanto avvenuto è inaccettabile e degradante. Trovo inconcepibile che un momento pensato per celebrare valori positivi sia stato trasformato in un attacco alle istituzioni cittadine e del Friuli Venezia Giulia», ha dichiarato in una nota Roberti, chiedendo che Assostampa prenda le distanze.

Per Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste, a essere «inqualificabile» è invece il comportamento di sindaco e assessori: «Se ne vanno quando sono messi di fronte alla verità. Le associazioni di volontariato da loro tanto disprezzate esistono perché le istituzioni non fanno quello che sarebbe loro dovere fare». —

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Il premio a Samer: la videointervista

Il Premio San Giusto d'oro all'imprenditore Enrico Samer: "Sono onorato"

La targa speciale alla Rete solidale Trieste: la videointervista

Migranti, la Rete solidale Trieste premiata al San Giusto d'oro

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