A Trieste piano “acchiappaturisti” tra valzer e nonni ciceroni
TRIESTE «Questo può essere considerato l'anno zero per il turismo: da oggi questo settore a Trieste verrà affrontato con professionalità». Maurizio Bucci, il neoassessore comunale con delega al Turismo, delinea l’ossatura della “cabina di regia” che intende mettere in campo per coordinare tutto ciò che ha a che fare con arrivi, partenze, crociere e congressi. E lo fa mettendo subito in chiaro una cosa: «Il Comune sarà sopra a qualsiasi altra struttura - specifica -. Stiamo mettendo in piedi un progetto professionale di promozione del territorio. Il regista vero e proprio sarà il Comune, che poi si avvarrà naturalmente della collaborazione con gli stakeholders che operano su Trieste».
Si parte dal logo. Trieste non ha un marchio che la contraddistingua e neppure uno slogan e un brand. «In collaborazione con tutte le professionalità interne, - specifica l'assessore che dal 2001 al 2008 si è visto assegnare per primo la delega al Turismo - intendo avviare un concorso di idee che coinvolga l'Università, probabilmente i corsi di laurea in Scienze della comunicazione e di Architettura, e le scuole di secondo grado con indirizzi artistici, grafici e multimediali. A quei ragazzi chiederò di studiare la grafica di un logo e capire perché un turista deve venire a Trieste - aggiunge -. Dobbiamo capire cosa siamo: la città del caffè, la città mitteleuropea, della Bora, del mare o siamo, come mi piace pensare, la città degli “Italiani per scelta”». Solo dopo aver risposto a queste domande, secondo Bucci, è possibile “partorire” uno slogan efficace che identifichi davvero Trieste.
Si passa poi alla fase della comunicazione. «Parteciperemo a fiere e ci occuperemo di tutto quello che riguarda il meteriale informativo, ma il modo di comunicare - specifica Bucci - passerà attraverso anche la revisione del sistema on line. Creeremo un sito dedicato alla città di Trieste che conterrà tutti i dati sulla città, inclusa la “rete civica”. Lì il turista potrà trovare tutto: dai collegamenti a booking alle mappe della città da scaricare». E che fine farà Discovery? «Valutaremo come ammodernarlo e renderlo operativo e interattivo». Uno sforzo verrà chiesto anche agli albergatori. «Se vorranno essere sostenuti - precisa l’assessore - dovranno trasmettere all'amministrazione comunale i dati sulle presenze, l’età degli ospiti, la provenienza, la nazionalità e sottoporre ai turisti che hanno scelto le loro strutture ricettive un questionario sul l'indice di gradimento della città». Per Bucci questi dati saranno la base di partenza per migliorare l'offerta, per fare una scelta sui mercati ai quali rivolgersi. «E poi - sbotta - ci rendiamo conto che la cartellonistica oggi in città è imbarazzante. Andranno tracciati tutti i percorsi turistici dal punto di vista virtuale, strutturale e pedonale».
L'assessore poi ha un asso nell manica. «I “nonni turistici” - racconta - che possono essere volontari del Fai che hanno tempo libero o pensionati che hanno a cuore la nostra Trieste e conoscono almeno un pochino l'inglese. Non si sostituiranno alla guide turistiche, quelle sono figure professionali che non si toccano, - sottolinea - dovranno semplicemente fare un servizio di benvenuto in città». Bucci immagina i “nonni ciceroni” impegnati nelle zone più frequentate dai turisti che, dotati di casacca e tesserini di riconoscibili, piantine della città alla mano, daranno indicazioni spicciole ai visitatori. «Incarneranno lo spirito dell'ospitalità e della cordialità che la nostra città deve infondere», precisa Bucci.
Ci sono poi gli aspetti legati a crocieristica e congressualità. «A livello crocieristico promuoverò Trieste come scalo unico in Europa in cui entrare in una piazza con la prua della nave. Io sarò al fianco degli operatori tecnici. Ttp dovrà valorizzare le potenzialità del terminal». Da tempo gli albergatori lamentano una diminuzione importante del turismo congressuale. «Il settore dei congressi - valuta - è tutto da recuperare e questo spetta a PromoTrieste 4.0: ha le professionalità adatte. Devono recuperare un dialogo proficuo con Ttp e definire i ruoli. Se la devono vedere tra loro». Spazio infine agli eventi di Natale e Capodanno. «A Natale ci sarà il ritorno dell'eleganza in piazza Unità con un' atmosfera mitteleuropea, le luci calde e musica di qualità, a partire dal valzer. Penso al coinvolgimento del Verdi con microconcerti da 4-5 elementi per rendere magici gli angoli cittadini».
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