A Trieste «matrimoni civili gratis in orario di lavoro»

Il vicesindaco Fabiana Martini replica: «I residenti possono avere la sala comunale di piazza Unità a costo zero»
Una coppia di novelli sposi
Una coppia di novelli sposi

TRIESTE Sposarsi “a costo zero” si può, se si è cittadini residenti, anche a Trieste. Purché ci si accontenti di pronunciare il fatidico “sì” in orario di... servizio.

L’amministrazione comunale, con la vicesindaca delegata ai Servizi al cittadino Fabiana Martini, scende in campo. E mette i puntini sulle “i”: gli aspiranti sposi triestini, quelli che vogliono unirsi in matrimonio con un rito civile, non sono discriminati rispetto ai goriziani, friulani o pordenonesi. Niente affatto: hanno diritto alle nozze gratuite nella sala comunale di piazza Unità, «come del resto avviene negli altri tre capoluoghi del Friuli Venezia Giulia», ricorda la stessa vicesindaca, a patto che quelle nozze avvengano «in orario di servizio».

Sala matrimoni: a Trieste si paga, a Udine è gratis
Lasorte Trieste 29/12/08 - Piazza Unità, Matrimonio con Banda

Al sabato o alla domenica, invece, la sala comunale con affaccio sul “salotto buono” di Trieste e sul mare si paga. Ma si paga meno che nelle altre province: i promessi sposi che pronunciano il sì al sabato mattina devono versare “solo” 104 euro mentre al pomeriggio, quando gli uffici sono chiusi, ne devono sborsare 205. Sempre meno di quanto si paga ad esempio Gorizia: la sala bianca del Comune, “fuori orario di servizio”, costa 178 euro e al sabato pomeriggio addirittura 295 euro. I non residenti, anche in piazza Unità, devono versare una tariffa più alta: 148 euro in orario di servizio, 205 euro al sabato mattina, 299 euro al sabato pomeriggio.

Naturalmente, in caso di “location” più prestigiosa, i rimborsi al Comune salgono anche per i matrimoni civili. Molto gettonata, in provincia di Trieste, è Villa Revoltella che da sempre esercita un fascino speciale sulle giovani coppie intenzionate a convolare a nozze. Bella, bellissima e più costosa: un matrimonio al sabato mattina, sempre per gli sposi residenti, costa 343 euro mentre al sabato pomeriggio si arriva a quota 527 euro. Nel caso di non residenti i prezzi salgono: il rimborso al Comune delle spese per la celebrazione del matrimonio al sabato mattina ammonta a 447 euro e al sabato pomeriggio arriva a 641 euro.

Una soluzione intermedia, rivolta sempre a chi opta per il rito civile, è un altro gioiellino comunale: Villa Sartorio. In questo caso, infatti, la tariffa massima per i residenti ammonta a 205 euro, mentre quella per i non residenti, in caso di celebrazione fuori orario di servizio, sfiora i 300 euro.

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