A Trieste l’opposizione boccia l’ovovia dei “sogni”. Maggioranza in trincea
Centrosinistra e M5s: «Costi pubblici enormi. E il tram?». Lega e Fi: «Ma al Comune non costerebbe un soldo»
Il molo quarto e l'Ursus visti dal mare (Foto Lasorte)
TRIESTE La bora della polemica soffia sull’ovovia. La maggioranza fa quadrato attorno al sindaco Roberto Dipiazza e alla sua proposta , mentre l’opposizione dubita della realizzabilità dell’opera, del suo senso.
L’idea trova scettici centrosinistra e 5 Stelle. Così il dem Giovanni Barbo: «L’idea non è certo di Dipiazza, risale almeno a Bandelli via De Gioia, ma qualcuno crede che il sindaco la farà? Il tram è fermo dal 2016, da allora il Mercato ittico avrebbe dovuto esser pronto da tempo, l’Ortofrutticolo non si sa dove vada, la Maddalena è letteralmente un buco nero. Sarebbe meglio concludere quelli». Dice il pentastellato Paolo Menis: «Da quanto visto finora non mi convince. Condivido l’obiettivo di una mobilità sostenibile ma spendere 45 milioni mi sembra uno sproposito. Anche se non sono del Comune, è pur sempre denaro pubblico». Il consigliere M5s pone dei dubbi sulle stime di gestione – «da analizzare con estrema attenzione» – e sui disboscamenti necessari al parcheggio da 800 posti a Opicina: «Inaccettabili». Maria Teresa Bassa Poropat dei Cittadini dichiara: «All’inizio ho pensato a una battuta. Se si vuol fare mobilità sostenibile bisognerebbe concludere le aree ciclopedonali in tutta la città, piuttosto che fare un secondo mezzo alternativo con gli stessi punti di partenza e di arrivo del tram di Opicina, tuttora fermo. Sarebbe meno costoso e non avrebbe costi di gestione esorbitanti».
Così Antonella Grim di Italia Viva: «Ci confrontiamo seriamente sui collegamenti Carso - Porto vecchio o è solo l’ennesimo caso di “annuncite” che allungherà la lista delle incompiute di Trieste? La situazione economica è drammatica. Ma poi come andrebbe a inserirsi in una visione complessiva della mobilità? Cosa ne sarebbe del tram di Opicina? Non sono per dare giudizi a priori, ma serve serietà e visione complessiva».
A Sabrina Morena di Open «pare invece che alla giunta Dipiazza piaccia fare annunci di opere faraoniche e roboanti senza un piano organico della mobilità. Del Pums si doveva discutere a dicembre. Invece escono progetti dubbi da molti punti di vista. Si pensi piuttosto a far dare i 10 milioni accantonati per il Parco del Mare ai negozianti in difficoltà».
Dubbi anche da Roberto De Gioia di Progetto Fvg, che per primo in questa tornata aveva rilanciato l’idea: «La città dovrebbe avere un’ovovia. Ma da sempre era quella che va a Monte Grisa, con la sua balconata eccezionale sul golfo e il parcheggio già pronto, a due passi dall’autostrada. A Campo romano cosa c’è?».
La maggioranza sostiene però la giunta e la proposta. Così il forzista Alberto Polacco: «Giusto aver partecipato al bando, è un’opera su cui il Comune non spenderebbe un euro. Chiaro, va visto in un’ottica di infrastrutture complessiva. Sappiamo bene che le urgenze per il bilancio del Comune saranno altre, ma così non le intaccheremmo di un centesimo». Afferma il leghista Radames Razza: «Bisogna riqualificare Porto vecchio e incentivare la mobilità sostenibile. Ben venga un progetto innovativo, a costo zero in caso di vincita del bando, che attrarrà turisti favorendo gli spostamenti con il Carso. La visione dell’amministrazione comunale è una visione lungimirante in un’ottica di sviluppo e innovazione di tutta l’area urbana, della quale a breve entrerà a far parte a pieno titolo anche la zona di Porto vecchio». —
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