A Trieste in 155 da Esatto per 4 posti da “gabelliere”
TRIESTE Con un gioco di parole, potrebbe definirsi la gabella nella gabella. O fior di gabella. Esatto, società comunale centpercent (primo Abatantuono) creata per incassare e gestire il fisco municipale, deve talvolta ricorrere a procedure di riscossione coattiva per venire a capo dell’utenza pervicacemente morosa. Imu, Tari, Tasi, Cosap: trascorsi invano determinati periodi, qualora la dazione del tributo non sia stata onorata, la “spa” comunale accende le pratiche per garantirsi.
Finora questa parte coattiva del regime riscossivo veniva gestita da Equitalia, ma adesso - in coerenza con la scelta del Consiglio comunale in tema di contratto di servizio e in linea con quanto avviene in molti altri enti locali - Esatto si assume l’intera responsabilità dell’operazione con una propria task force.
Nasce così una struttura nuova incaricata di provvedere a eventuali pignoramenti e quant’altro, se qualche cliente triestino fa lo gnorri una volta ricevuta la cartella e i relativi solleciti. Scadevano ieri l’altro i termini di una selezione pubblica incaricata di scremare tre “addetti alla riscossione coattiva” e un “ufficiale” incaricato della medesima. L’avviso, secondo il presidente Andrea Polacco e il direttore Davide Fermo, ha ottenuto un risultato soddisfacente: lo scorso venerdì negli uffici di piazza Sansovino sono pervenute 140 domande per fare l’addetto e 15 proposte per indossare l’uniforme di ufficiale. Un flusso curriculare non torrentizio ma sufficiente per un’adeguata cernita.
Nuova struttura - si diceva - che a Esatto costerà, sotto il capitolo personale, circa 160 mila euro all’anno. Costo al quale si sommerà quello delle notifiche, stimato poco oltre i 10 euro cadauna. Il direttore Fermo ritiene difficile, essendo Esatto esordiente nel campo, pronosticare a quanto ammonterà l’impegno “coattivo” che attende la società.
Anche se qualche precedente può correre in soccorso dei curiosi: in genere la tassa sui rifiuti, statisticamente quella che interessa il maggior numero di contribuenti con 110 mila cartelle, deve fare i conti con 15-20 mila forfait iniziali. Poi, dopo la prima sirena suonata dagli uffici, questa cifra si dimezza. Quindi, su un dato oscillante tra le 8 e le 10 mila renitenze al tributo si concentra - nel caso della Tari - la procedura coattiva accesa dalla società.
«Nessuna paura per l’utenza - rassicura il presidente Polacco - non vogliamo certo fare gli aguzzini, soprattutto in una fase economico-sociale ancora delicata per una non irrilevante fascia di utenza. Comunque puntiamo a essere operativi con la nuova struttura prima possibile, diciamo entro la fine di novembre».
I tempi tecnici sono i seguenti. Innanzitutto il cda di Esatto nominerà una commissione d’esame composta da esperti esterni all’azienda. Lo scritto con quaranta quesiti verrà disputato lunedì 25 settembre, l’orale il 2 ottobre. Il punteggio in palio prevede 30 punti per i titoli, 40 per la prova scritta, 30 per l’orale. Per partecipare alla selezione era sufficiente il diploma di scuola media superiore ma 5 punti in più sono riconosciuti ai candidati che abbiano lauree triennali e magistrali nelle aree giuridiche, economiche, politico-amministrative.
Per l’ufficiale è necessario un “patentino”, rilasciato dal Tribunale, che abiliti allo svolgimento delle funzioni. Ai futuri addetti il compito di istruire dolenti dossier.
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