A Trieste in 12 mila alle urne per eleggere le “rsu” del settore pubblico
TRIESTE La carica dei dodicimila. Una carica spalmata su tre giornate, tra martedì 17 e giovedì 19. L’esercito del pubblico impiego triestino va alle urne, dal punto di vista sociale e occupazionale si tratta di numeri molto significativi nella realtà territoriale.
Comuni, Regione, sanità, scuola, Università, ricerca, servizi alla persona, giustizia, Corte dei conti, Camera di commercio, Uti, ministeriali (cioè gli uffici periferici dei dicasteri) rinnovano le rappresentanze sindacali. La Trieste amministrativa si esprime.
E lo fa nel contesto di un appuntamento nazionale importante, che nel capoluogo e nel resto del Friuli Venezia Giulia - a poche giornate dal voto delle Regionali - si colora di significati non esclusivamente “corporativi”. Centinaia di candidati, nelle varie articolazioni del “pubblico”, si cimentano in un agone che durerà 72 ore: gli scrutini avranno luogo venerdì 20. «Rilancio del ruolo pubblico, no alle esternalizzazioni, sì alle assunzioni , basta con la politica dei tagli - riassume temi e umori Rossana Giacaz, responsabile triestina della funzione pubblica Cgil - da troppi anni il pubblico impiego è ingiustamente sotto attacco, deve scrollarsi di dosso sconforto e solitudine». «Salviamo quanto di buono c’è nell’amministrazione - afferma l’esponente cislino Walter Giani - perchè è tanto e perchè siamo stufi di ascoltare la retorica dei fannulloni, alla quale diciamo decisamente basta».
I due poli elettorali quantitativamente più interessanti e probanti sono la sanità e il Comune di Trieste. Hanno diritto di voto oltre 4 mila addetti alla salute e quasi 2500 dipendenti del Municipio: da soli raccolgono oltre la metà dell’intero pubblico impiego giuliano.
In dettaglio, si tratta di 3500 stipendiati dell’AsuiTs tra infermieri, tecnici, tecnici sanitari, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, amministrativi. Ai quali si aggiunge il personale dell’istituto di ricerca Burlo Garofalo, che ammonta a 530 unità comprendendo infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche, tecnici sanitari, “oss”, fisioterapisti, amministrativi. I medici non partecipano a queste consultazioni, avendo propri organismi di rappresentanza.
Per quanto riguarda la “rsu” dell’Azienda sanitaria, si tratta di un vero e proprio “parlamentino” che sarà composto da 45 esponenti eletti in otto liste. Le riportiamo come stampate sulla scheda: Usb, U.si, Cgil, Usae, Uil, NurSind, Fials, Cisl. La volta precedente fu Fials a prevalere, seguita da Cisl e da Cgil. E’ lo stesso segretario Fabio Pototschnig a capeggiare la vincente uscente, Mario Lapi la cislina, Francesca Fratianni la cigiellina, Luca Tracanelli quella della Uil. Curiosità: il capolista di Usae è Matteo Modica, che è candidato di Fratelli d’Italia alle Regionali. Per facilitare l’affluenza, si voterà in ben 9 seggi.
Al Burlo il numero dei competitori si assottiglia. Lizza a cinque con Uil, Cgil, NurSind, Cisl, Fials. In palio 15 seggi. Da segnalare che nella lista cigiellina corre la Giacaz.
Ieri rush finale con Cgil-Cisl-Uil che hanno organizzato una conferenza stampa, per evidenziare il grave stato del settore sanitario triestino. Denuncia nella quale, pur su posizioni distinte, si ritrova Fials. Il sistema triestino è sotto-finanziato, ci rimetteranno le assunzioni, si rischiano chiusure di strutture: questo, in sintesi, il preoccupato messaggio trasmesso dalle sigle.
E passiamo al Comune. I 2500 elettori sono chiamati a scegliere 36 componenti della “rsu”. La precedente tornata vide il successo della Cisl per una manciata di voti di differenza sulla Cgil. «Ma non vogliamo creare un clima da derby - dice ancora Rossana Giacaz - la rappresentanza sindacale è e deve essere unitaria». L’affluenza municipale è più agevolmente organizzabile rispetto a quella sanitaria, per cui nella “tre giorni” elettorale tutto si concentra al terzo piano di via Genova, sede della stessa “rsu”.
I futuri interlocutori del segretario generale Santi Terranova si confrontano su sei liste: concorrono Cisl, Usb, Uil, Cgil, Ugl, Cisal. Cisl dispone i propri candidati con dieci capilista, il primo del quale è Giani, “accompagnato” dalla consorte Antonella Coppola. Il sindacato di base Usb schiera in testa Maria Pellizzari. Cgil e Uil procedono in ordine alfabetico: nella prima ricordiamo Serena Miniussi e Virgilio Toso, nella seconda Christian Schiraldi. Ugl presenta Maura De Savino, in passato impegnata con la Cisl. Capolista della Cisal è Salvatore Malpiede.
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