A Trieste il San Giusto d’oro va a Gianfranco Sinagra, targa speciale in ricordo del direttore del Piccolo Omar Monestier

Andrea Pierini

TRIESTE. Il San Giusto d’oro 2022 è stato assegnato a Gianfranco Sinagra mentre una speciale targa ricorderà Omar Monestier, il direttore de Il Piccolo e Messaggero Veneto prematuramente scomparso.

L'ex direttore del Piccolo e del Messaggero Veneto Omar Monestier. Foto Lasorte
L'ex direttore del Piccolo e del Messaggero Veneto Omar Monestier. Foto Lasorte

Ieri mattina l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato dei giornalisti italiani, ha reso nota la decisione mentre la consegna dei riconoscimenti avverrà nelle prossime settimane nell’aula del Consiglio comunale. Istituito nel 1967, su iniziativa del Gruppo giuliano cronisti e giunto alla 56esima edizione, il San Giusto d’oro può contare sulla collaborazione del Comune di Trieste e sul sostegno della Fondazione CrTrieste. Carlo Muscatello, presidente di Assostampa Fvg, spiega che la scelta di assegnare il premio al professor Sinagra è legata anche al periodo storico della pandemia: «Questo premio – le sue parole – vuole essere anche un riconoscimento a tutta la sanità triestina, a tutti i medici, gli infermieri, gli operatori, che hanno lavorato e continuano a lavorare ogni giorno per salvare tante vite umane. Quello al professor Sinagra, inoltre, è un premio a un’eccellenza sanitaria: un medico sempre vicino ai pazienti, un docente appassionato nell’insegnamento, un dirigente sotto la cui guida la cardiologia triestina ha consolidato la sua posizione di punto di riferimento nel settore, a livello nazionale e internazionale».

Sinagra ha un h-index (un criterio usato per quantificare prolificità e impatto scientifico di un autore) di 69 su Scopus, è attualmente il direttore della Cardiologia di Asugi e può contare articoli sulle principali riviste scientifiche con 24.081 citazioni internazionali. «Amo questa città speciale e complessa – ha detto emozionato e commosso Sinagra –, della quale ho attraversato nel mio lavoro il dolore, le speranze e le vicende della sua gente. Vorrei si liberasse da una certa rassegnazione ed inerzia che talvolta la assalgono per aprirsi alle grandi opportunità della sua storia autentica, ambiente e cultura. Gratitudine per i collaboratori, la mia famiglia, gli studenti, le tante persone care che in 35 anni ho incontrato e le opportunità e gli stimoli che ho ricevuto. Tutti hanno contribuito, anche con momenti di difficoltà, a ciò che di solido è stato costruito in assistenza, didattica e ricerca e che è stato trasferito e disseminato in Italia e nel mondo».

La targa in ricordo di Omar Monestier, spiega Assostampa, vuole invece essere un tributo all’impegno che il direttore del Piccolo e del Messaggero Veneto ha saputo perseguire sin dal suo arrivo a Trieste nel gennaio 2021, per consolidare un rapporto di fiducia fra le istituzioni, la cittadinanza e lo storico quotidiano giuliano. Tommaso Monestier, a nome della madre Sara, moglie di Omar Monestier, e dei fratelli Benedetta, Giovanni e Giulio, ha sottolineato e ricordato il grande amore che il padre aveva per Trieste: «Questa targa è uno dei modi più adatti per ricordarlo e onorarlo suggellando il legame tra la città e Omar in un modo che lui avrebbe apprezzato. Papà – ha aggiunto – amava fare il giornalista soprattutto in un luogo come Trieste di cui ha studiato, colto per passione mai per sfoggio, il passato e il presente partecipando il più possibile alla vita di Trieste». 

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