A Trieste il debutto di Eataly fa centro: 10mila clienti in sei giorni

TRIESTE Tante lingue si sono parlate: sloveno, tedesco, italiano. Sicuramente l’inglese e un po’ di dialetto veneto. Eataly, nella sua prima settimana triestina, ha fatto bingo e, grazie all’afflusso record registrato sabato, ha raggiunto quota diecimila visitatori. Tanti almeno, secondo le stime fornite dallo staff del punto vendita, sono stati gli ospiti che hanno sicuramente fatto acquisti nel centro. A loro poi andrebbero aggiunte le persone che sono entrate solo per curiosare. E magari anche quelle che, colte dallo sconforto per la lunga fila, hanno alla fine rinunciato al tour, ripromettendosi di visitare Eataly un’altra volta, quando il flusso si placherà.
Il debutto, in ogni caso, è stato sicuramente brillante.
Nemmeno la bora ha tenuto a casa triestini e “foresti”, che hanno voluto scoprire, e accaparrarsi subito, le bontà Eataly, tanto da spingere lo staff a tenere chiuse le porte oggi, eccezionalmente, per fare un po' il punto della situazione. Tra i prodotti che hanno colpito di più i nuovi clienti ci sono sicuramente vini e liquori, il pesce, la carne e la pasta. Ma ad andare letteralmente a ruba sono stati articoli di altro tipo: al terzo piano dello store lo scaffale degli infusi è completamente vuoto. Tisane antistress, mix digestivi e camomille sono andati “bruciati”. Forse perchè, dopo aver affrontato un clima da paura con raffiche di bora fino a 140 km/m, i visitatori avevano proprio bisogno temprarsi con qualcosa di caldo. Gettonatissime poi in questi primi giorni anche le marmellate, soprattutto quelle bio con il prezzo più basso, 3,20 euro per 340 grammi.
Presi d’assalto anche i tavoli e i banconi dei vari punti vendita. Un calice di vino in mano, qualche cichetto e la gente contenta ammira la vista di quello che forse è il primo vero e proprio locale sul mare aperto al pubblico che Trieste si concede. Davanti a quella vetrata mozzafiato, gli ospiti fanno a gara per arrivare a sedersi per primi sulle poltroncine a fare colazione.
Le soddisfazioni dei primi giorni però, affermano gli stessi componenti dello staff di dell’Eataly triestino - 85 persone in totale, oltre a una decina di “rinforzi” chiamati per l’occasione -, non bastano. Gli aspetti da migliorare, ci sono. Lo dicono gli stessi operatori, che mettono proprio in mano carta e penna ai propri clienti, lasciando a loro il giudizio su cosa fare per raggiungere voti ancora più alti. «Nessuno è perfetto, neppure Eataly - scrivono sui cartelloni all'entrata -...come sono antipatici quelli che non sbagliano». Tirate le somme, si può fare di più. «La nostra filosofia - commentano dallo staff della comunicazione - è che dobbiamo sempre migliorare, ammettendo i nostri errori. Siamo contenti dunque dell'afflusso di tante persone arrivate pure da fuori città, ma sappiamo pure che questo ha allungato i tempi di attesa. La velocità non è sempre stata rispettata e tanti clienti hanno dovuto fare lunghe file al bar o alla cassa».
Finchè non verrà messo a fuoco il numero standard di clienti, non si potrà decidere se aumentare il personale. «Valuteremo se non bastano i ragazzi che sono qui: ma è impossibile decidere dopo una sola settimana». Alle orecchie dello staff di Eataly non è arrivata invece alcuna lamentela sui prezzi. Ciò che si potrebbe potenziare invece, ammettono gli operatori, «è la comunicazione ai clienti che devono scoprire di più il piano dedicato all'enoteca, per esempio».
Per sondare i pareri del pubblico - oltre ai moduli per i commenti - esiste anche un apposito marchingegno posizionato all'uscita. Si chiama “Smile In” ed è utilizzato per misurare il gradimento di chi frequenta i locali di Farinetti. Impossibile per ora, dicono dallo store, avere la fotografia dei risultati. E allora ci siamo messi noi davanti all’aggeggio per scoprire le reazioni degli ospiti. In dieci minuti 11 visitatori hanno dato giudizio molto positivo, dieci si sono ritenuti abbastanza soddisfatti, sette poco appagati e infine due per nulla convinti. Ma quando escono dall'ex Magazzino vini tutti in realtà hanno il sorriso, anche chi forse una critica la spenderà domani con l'amico al bar.
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