A Trieste i maturandi si affidano al saggio breve sull’hi-tech

Gettonatissima dagli studenti triestini la traccia su comunicazione e tecnologia. Smentiti i pronostici della vigilia. «Ci aspettavamo temi sui profughi e Expo»
Studenti alle prese con il tema d'italiano al Dante (Silvano)
Studenti alle prese con il tema d'italiano al Dante (Silvano)

È il saggio breve o articolo di giornale sul legame tra tecnologia e cambiamenti nella comunicazione la traccia più gettonata dagli studenti triestini, impegnati ieri nella prima prova dell’esame di maturità. Sono molti ad aver scelto di sviluppare il tema, definito tra i più abbordabili da tanti ragazzi all’uscita dalle scuole, con il titolo completo: «Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell'informatica che ha trasformato il mondo della comunicazione che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche».

Dopo le ore trascorse a scrivere c’è chi esce con lo sguardo confuso e stanco, chi cerca gli amici per confrontarsi e chi ancora accende subito il telefonino per curiosare su web e social, come alcuni studenti del liceo Dante Carducci. «Ho scelto il saggio, su tecnologie e comunicazione, abbastanza semplice - racconta Giulia Fruttero -, ho impiegato tre ore per concludere. In realtà mi aspettavo argomenti come l’Expo 2015 o l’immigrazione, ma sono contenta e per ora sono soddisfatta della prima prova». «Anch’io ho scelto la stessa traccia - spiega Stefania Tiberi - mi sembrava la più facile da poter sviluppare al meglio. Credo comunque che quest’anno siano stati buoni, nessun tema mi sembrava complicato». «Ho passato una notte insonne - confessa Ileana Bondel - ho dormito solo tre ore. Ti mettono tanta pressione addosso e all’inizio c’è più emozione che concentrazione. Per fortuna è andato tutto liscio. Ho scelto anch’io il saggio breve, ma l'ambito artistico-letterario, che chiedeva una riflessione sulla letteratura come esperienza di vita e che coinvolgeva Dante, il mio autore preferito».

Fuori dal liceo Petrarca, seduti sui gradini, molti ragazzi si riposano, mangiano un panino, scrivono sul cellulare, prima ancora di parlare del tema, alcuni invece corrono subito a casa, per tornare a studiare. Anche qui la tipologia B, saggio o articolo di giornale, è la più amata dagli studenti. «Quasi tutta la mia classe ha scelto il tema su tecnologia e comunicazione - sottolinea Federica Amato - era sicuramente l’argomento più trattato a scuola negli ultimi messi. All’inizio ero indecisa, mi piaceva anche la traccia generale, tratta da una frase del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, ma poi ho considerato l’altra più fattibile ed è stato così, ci ho impiegato quattro ore in tutto». «Anch’io ho scelto questa traccia - aggiunge Daiana Grujic - nessuna delle altre proposte mi piaceva quindi ho optato in pochi minuti per quella». «Stessa traccia anche per me - dice Giulio Medica - nella prima mezz’ora ho subito ingranato e ho iniziato a scrivere. Mi aspettavo si parlasse in un chiave diversa di immigrazione, visti i fatti di attualità recenti e anche su internet girava voce su una possibile indicazione simile. Ho deciso comunque per il titolo che ritenevo più interessante».

Anche fuori dalla succursale del liceo Galilei gli studenti si sono fermati per discutere sulla prima prova. «Da un veloce sondaggio tra di noi tanti hanno scelto la tipologia B, su tecnologia e comunicazione. Per noi ragazzi che viviamo tra computer, telefonini e internet si poteva scrivere un po’ di tutto, dai social network ai messaggini veloci sui cellulari che in effetti contraddistinguono la nostra generazione - racconta un gruppo di studenti – è chiaro tra tanti temi tutti su uno stesso un argomento, probabilmente sarà apprezzato chi ha trovato una chiave originale per affrontare lo scritto».

Riepilogano le tracce, oltre al saggio e articolo, con quattro differenti spunti, Calvino è stato proposto ai maturandi per l'analisi del testo con il suo primo romanzo, «Il sentiero dei nidi di ragno», la Resistenza è stata scelta per la prova storica e come argomento generale la riflessione dal pensiero del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai.

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