A Trieste guanti e mascherine buttati in aiuole e marciapiedi

C’è chi ha preso la pessima abitudine di gettare a terra le protezioni fuori dai negozi. Il monito dei vigili: chi viene sorpreso ad abbandonare in giro questi materiali rischia multe da 100 euro
Tre immagini simbolo di mascherine e guanti gettati e lasciati a terra a Trieste dopo l’utilizzo: non sono poche le segnalazioni in proposito
Tre immagini simbolo di mascherine e guanti gettati e lasciati a terra a Trieste dopo l’utilizzo: non sono poche le segnalazioni in proposito

TRIESTE. Mascherine e guanti gettati a terra in diverse zone di Trieste. Le segnalazioni arrivano dai cittadini, anche attraverso foto pubblicate sui social. Tra il verde delle aiuole, sotto le panchine o le auto in sosta. E ancora sulle strade o accanto ai bidoni delle immondizie. C’è chi si libera di questi rifiuti un po’ ovunque, senza troppi pensieri. Spesso fuori dai supermercati o dai negozi di alimentari.

Tra i guanti gettati a terra molti sono quelli in lattice, ma tanti anche quelli abitualmente a disposizione nei reparti di frutta e verdura, che alcune persone indossano nei supermercati, talvolta messi a disposizione dagli stessi punti vendita all’ingresso. Parecchi clienti hanno evidentemente preso la cattiva abitudine di liberarsene all’esterno una volta conclusa la spesa, ma senza poi conferirli correttamente. E per le mascherine il discorso è simile. Tra strade, marciapiedi e aree verdi sono tante quelle abbandonate, in particolare quelle di tipo chirurgico.

Ma cosa rischia chi getta a terra le protezioni usate? «La sanzione prevista dal regolamento della gestione dei rifiuti è di 100 euro – spiega il comandante della Polizia Locale Walter Milocchi – perché sono dispositivi utilizzati da privati e non possiamo considerarli rifiuti sanitari. Da parte nostra finora non abbiamo ricevuto segnalazioni, tranne una telefonata giunta nei giorni scorsi dalla sala operativa». L’appello comunque è al buon senso e al rispetto dell’ambiente. Anche perché con l’arrivo del vento nelle scorse ore la situazione potrebbe peggiorare.

Mascherine e guanti vanno gettati nei contenitori dell’indifferenziata. Disposizioni diverse invece nel caso di rifiuti, di tutti i tipi, che appartengono a persone risultate positive. AcegasApsAmga, in collaborazione con la Regione e la Protezione Civile già nelle scorse settimane ha comunicato le linee guida sulla raccolta rifiuti urbani, predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito delle direttive delle Autorità Competenti volte al contenimento del Covid19.

Per i nuclei familiari dove siano presenti una o più persone risultate positive o soggette a quarantena obbligatoria, tra le indicazioni, si ricorda che i rifiuti urbani prodotti nell’abitazione non devono più essere differenziati, ma raccolti nello stesso contenitore utilizzato per i rifiuti indifferenziati. Vanno usati due o più sacchetti, posizionati uno dentro l’altro, all’interno del contenitore per l’indifferenziata. I fazzoletti, la carta assorbente da cucina, le mascherine, i guanti e i teli monouso vanno sempre nell’indifferenziata.

I sacchetti devono essere chiusi con cura, indossando guanti monouso, utilizzando i lacci di chiusura o nastro adesivo ed evitando di schiacciarli. Meglio poi lavarsi subito le mani. E sempre in caso di abitazioni con persone positive, gli animali da compagnia presenti, non devono entrare in contatto con i rifiuti. Qualora la famiglia fosse impossibilitata a conferire le immondizie autonomamente, può richiedere al Comune di Trieste l’assistenza per tale mansione, nell’ambito dei servizi già messi a disposizione. 


 

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