A Trieste è sfida tra scuole per attrarre iscritti a colpi di pc, sport e orari su misura

Rush finale per migliaia di famiglie alle prese con la scelta dell’istituto da far frequentare ai figli. C’è tempo fino al 31
Primo giorno di lezione presso la scuola Elementare Antonelli di Torino, 14 settembre 2015 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Primo giorno di lezione presso la scuola Elementare Antonelli di Torino, 14 settembre 2015 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

TRIESTE Per migliaia di mamme e papà con figli in età scolare è partito il conto alla rovescia: la stagione della “caccia” all’istituto ideale per il pargolo sta ufficialmente per chiudersi. Il termine per le iscrizioni al prossimo anno scolastico, infatti, scade il 31 gennaio. Ancora pochi giorni quindi per visitare laboratori, partecipare ad open day e studiare brochure di ogni tipo. Poi i giochi si chiuderanno e la scelta andrà presa.

Una scelta tutt’altro che facile, peraltro, vista l’ampissima offerta di attività e proposte messa in campo dai vari istituti per “accaparrarsi” il maggior numero di iscritti. Ne sa qualcosa Ilaria Romanzin: «Mi considero una “mamma in istruzione” - afferma -. Quando andavo a scuola io, elementari e medie erano pressoché assegnate d’ufficio. Adesso invece sono scelte da ponderare: sono cambiati gli stili di vita. I genitori lavorano, prima delle 16 non possono andare a prendere i figli. Diventano importanti nuovi particolari». Quali? «Per esempio la presenza del giardino, proprio per le tante ore che i piccoli trascorrono negli edifici - prosegue Ilaria -. La convergenza tra gli orari scolastici e i nostri. La possibilità di pranzare a scuola. Nonché l’offerta formativa: tra sport, musica e lingue le opzioni sono numerosissime. Mio figlio frequenta la quarta elementare ma ha già preso parte agli open day della scuola media, tanti sono i fattori da considerare».

Scuola, come iscriversi dalle scadenze anticipate alle procedure telematiche
Silvano Trieste 17/06/2015 Dante, prova scritta


All’Istituto comprensivo di Roiano-Gretta, ad esempio, si punta molto su digitalizzazione e continuità didattica tra elementari e medie. Paola Forte, insegnante alla scuola primaria Saba, spiega: «Grazie a un bando ministeriale, ci siamo dotati di tablet da laboratorio, che permettono di produrre lezioni di storia, geografia, scienze, che diventano poi fumetti. E la propensione al digitale riguarda l’intero istituto comprensivo». «Alle medie si usa “Google classroom”- prosegue la docente -: consente di realizzare classi virtuali, dove i professori possono caricare materiali di approfondimento, assegnare compiti, rispondere a richieste dei genitori. “Ed-modo” è la piattaforma equivalente, semplificata, per le elementari. Ovviamente, previo consenso delle famiglie. E l’elenco potrebbe continuare: la sperimentazione delle app è continua».

Alla scuola media Stock si può scegliere addirittura tra tre modalità orarie. Barbara Cacciatori, rappresentante dei genitori, racconta: «C’è il tempo “normale” da 30 ore. Quello con modulo sportivo, da 32 ore. E il tempo prolungato, da 36: queste possono essere distribuite su 5 oppure 6 giorni settimanali, a scelta. Si possono approfondire latino, informatica, musica; potenziare matematica, italiano e storia; svolgere laboratori scientifici…».

Il quadro è simile, passando all’istruzione secondaria di secondo grado. La scelta non è più soltanto quella tra liceo, istituto tecnico o professionale: ogni scuola è contraddistinta da laboratori, attività extra, diversi filoni in cui potersi specializzare. E ciò vale sia per gli indirizzi umanistici sia per quelli tecnico-scientifici. «Chi ci sceglie, in quanto scuola tecnica, è attratto soprattutto dai laboratori, molto funzionali - racconta Giancarlo Giotti, referente dell’Its Volta -: come quelli di informatica, fisica e chimica, ad esempio. Abbiamo poi diverse specializzazioni di reparto: meccanica e meccatronica; informatica; elettronica; costruzioni». Gli studenti delle medie hanno saggiato con mano l’offerta: «Negli open day i docenti di reparto hanno effettuato delle dimostrazioni assieme agli alunni di quarta e di quinta - continua Giotti -. Per i ragazzi di terza media abbiamo inoltre organizzato lezioni aperte, il pomeriggio: tutto esaurito».

Al liceo classico Dante per venire incontro agli interessi di ragazzi e genitori, e attrarre di conseguenza un maggior numero di iscritti, si studia addirittura il cinese mentre al Petrarca desta «molta attenzione l’indirizzo linguistico - spiega la preside Cesira Militello - . La sezione francese, nello specifico, consente di ottenere il doppio diploma: in seguito ci si può iscrivere anche alle università di lingua francese, grazie a un accordo tra i ministeri dei due Paesi. Ovviamente valorizziamo greco e latino. Ma anche la filosofia: sviluppa negli studenti la capacità di argomentare, tanto che molti grazie ad essa prendono parte ad attività come le Olimpiadi di filosofia del Miur oppure il Parlamento europeo dei giovani. Proponiamo inoltre corsi propedeutici ai test d’ammissione alle lauree scientifiche: a riguardo, cerchiamo di diffondere l’idea che il classico e il linguistico offrono una preparazione pari allo scientifico». —


 

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