A Trieste debutta l’asilo nido aperto sino alle 20
TRIESTE «Bisogna rendersi conto che nelle famiglie di oggi, mediamente, entrambi i genitori lavorano. Di qui la necessità di dar loro una risposta anche per quanto riguarda un’accoglienza flessibile in strutture come gli asili nido». Roberto Cosolini si aggiunge metaforicamente una stella sul bavero. Perché, tra i primi in Italia, il Comune di Trieste ha deciso di ampliare a livello sperimentale la fascia oraria di accoglienza e servizio degli asili nido d’infanzia.
L’esperimento partirà a “La Mongolfiera” e nel nido aziendale comunale “Lunallegra” di via Tigor 24 nell’anno scolastico 2016-2017. Le due strutture, che ospitano quasi una settantina di bambini in età 0-3 anni, offriranno un “modulo” che potrà essere prolungato fino alle 20, venendo così incontro alle esigenze e necessità delle famiglie.
L’annuncio è arrivato ieri nel corso di un sopralluogo sul posto dello stesso Cosolini accompagnato dall’assessore comunale Antonella Grim e dal direttore dei Servizi educativi Manuela Salvadei con la responsabile dei servizi di formazione pedagogica Michela D'Andri e la rappresentante degli educatori Susanna Gaiardo. «Si tratta - ha spiegato Grim - di un percorso già sperimentato e condiviso, svoltosi nell’anno passato, che ha coinvolto famiglie, educatori e operatori. In base a questa prima esperienza si è deciso di attivare nei due nidi “La Mongolfiera” e “Lunallegra” un orario sperimentale, con nuovi moduli e orari flessibili più ampi».
Cosolini e Grim si sono premurati di precisare che non sarà sforato il limite delle dieci ore giornaliere considerato “massimo” da psicologi ed educatori e dalla stessa normativa regionale. «Senza variare la capienza della struttura e le tariffe in vigore - è stato spiegato - nell’anno educativo 2016-2017 le famiglie potranno beneficiare di una frequenza che potrà essere prolungata fino alle 20».
Una scelta logica anche se soddisfa poco le rappresentanze sindacali. Ma Grim è determinata. «Intendiamo venire incontro alle esigenze delle famiglie che molto spesso, con entrambi i genitori lavoratori, sono professionalmente impegnati ben oltre le 17.30, finora limite massimo dell’orario in queste strutture». Più che di rivoluzione degli orari, dunque, i responsabili comunali preferiscono parlare di «un servizio in più». In grado di migliorare e ampliare la qualità del servizio offerto, per far fronte e rispondere puntualmente alle nuove necessità di bambini, genitori e famiglie.
La vera rivoluzione è quella dei moduli, almeno per queste due strutture. Sono infatti tre i moduli orari previsti. Il primo, già in atto, prevede l’entrata alle 7.30 e le uscite possibili alle 13, alle 16 o alle 17.30. Il secondo, del tutto nuovo, l’entrata alle 8.30 e le uscite alle 14, alle 17 o alle 18.30. Il terzo, anche questo nuovo, anzi, il più nuovo, l’entrata alle 10 e le uscite alle 15.30, alle 18.30 o alle 20.
Entusiasta il sindaco: «È una novità estremamente importante che vede Trieste tra le prime città italiane. Con questa iniziativa, che parte a livello sperimentale e che potrà essere sviluppata in futuro anche in altre strutture, vogliamo dare una risposta concreta, in grado di far conciliare i tempi di lavoro e di vita di una comunità». Non basta. «Questa innovazione, che sarà avviata da settembre 2016 - ha continuato Cosolini - punta a dare una risposta pratica alle esigenze delle famiglie, con un lavoro e un servizio a misura di una comunità in cambiamento. Come già fatto - ha continuato il sindaco - con l’orario continuato e le nuove tecnologie nei Centri civici, anche in questo caso vogliamo superare certi aspetti simbolici legati all’orario fisso, per dare servizi sempre migliori e a misura di cittadino».
L’iniziativa, è stato ancora ricordato, si inserisce in un contesto che ha visto la crescita continua degli accoglimenti con uno 0,3% “praticamente istituzionale” di aumento all’anno. «Anno dopo anno - ha voluto ricordare Grim - l’amministrazione comunale ha operato per una continua crescita della disponibilità di posti negli asili nido, tanto da dare risposta a ben il 77% delle domande. E ora si punta a migliorare ancora. Basti pensare che nel 2017 sarà disponibile a Roiano un nuovo nido per ulteriori 60 posti».
Cosolini, dal canto suo, ha anche colto l’occasione per togliersi, dichiaratamente, qualche sassolino dalla scarpa. Nel mirino, la recente indagine annuale del “Sole 24 Ore” che ha visto Trieste uscire alquanto malconcia quanto a qualità della vita. «Sono andato a rivedermi parametri e altro di quello studio - ha annotato il sindaco - visto che una parte riguardava proprio gli asili e non era positiva. Bene, posso dire che non solo si tratta di dati riferiti al 2012, ma che sono stati anche riportati in maniera sbagliata!».
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