A Trieste anteprima del G8 Ambiente con 200 scienziati
Luminari all’Area di ricerca: verrà inaugurato il nuovo centro congressi
Sarà un incontro tecnico, ma di livello mondiale. Dal 3 al 5 aprile Trieste ospiterà una sessione preparatoria del G8 Ambiente in programma per il 22 e 24 aprile a Siracusa. Un vertice che a propria volta anticipa il G8 vero e proprio di luglio alla Maddalena e i cui esiti verranno portati alla prossima conferenza Onu sul clima già prenotata da Copenaghen.
La Regione sta allestendo il cerimoniale per il ricevimento ufficiale, e non avrà altro compito - a quanto annunciato finora - se non quello di rappresentanza. L’intero evento, che ha il suo massimo referente nel sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, sarà gestito e ospitato infatti dall’Area di ricerca. È questa la sede scelta dal ministero come il luogo più accreditato per esaminare problemi di applicazione pratica in un campo così strategico della ricerca scientifica e degli accordi di politica internazionale. Per l’occasione, e quindi per accogliere questo alto numero di specialisti internazionali, l’Area di ricerca inaugurerà il suo nuovo centro congressi.
Tra i 150 e i 200 gli esperti attesi a Trieste. Il tema sarà molto specifico: le tecnologie a basso contenuto di carbonio. Un problema concreto, dunque, che riguarda la possibilità o meno di dirottare la produzione industriale e l’intero sistema dei trasporti su indici di emissione più bassi. Ma questa discussione oggi è ancora più stringente, in vista della revisione degli accordi di Kyoto, per la novità improvvisa, drammatica e globale della crisi finanziaria ed economica che ha investito il mondo intero. Tra i capitoli di discussione ci sarà dunque anche la sostenibilità economica dei provvedimenti «ecologici» e di difesa del clima.
Mentre molti governi, e specificamente quello degli Stati Uniti, hanno già annunciato intensi piani di investimento proprio in questo campo della ricerca applicata, per rimettere in moto l’economia su un obiettivo urgente, indispensabile e finora mai veramente realizzato, si prospetta la domanda inversa: con la scarsità di risorse esistenti, qual è la strategia più efficace per ottenere migliori e più equi risultati? Meglio investire su risparmio energetico e produzioni non inquinanti o rimandare ancora una volta per intervenute difficoltà? A questi vertici in sequenza il compito, dunque, di ridefinire le priorità, e a quello triestino il compito di fornire una «summa» delle conoscenze tecniche disponibili. Il ministero dell’Ambiente farà, dell’evento all’Area do ricerca, una presentazione ufficiale. Per ora si sa che a partecipare alle sessioni di lavoro nel nuovo centro congressi sono stati invitati e sollecitati anche docenti e ricercatori di area universitaria.
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