A Trieste 8mila controlli per la sicurezza della nave dei record

Superlavoro in Questura durante la permanenza della Seaside Ottanta agenti impegnati per vigilare su equipaggio e passeggeri
Foto BRUNI 30.11.2017 MSC Seaside- interni e fuochi
Foto BRUNI 30.11.2017 MSC Seaside- interni e fuochi

La spettacolare partenza di Msc Seaside da Trieste

TRIESTE Quasi ottomila. Tante sono state le persone controllate dalla Polizia marittima di Trieste nell’ambito dei servizi eseguiti per “vegliare” sulla Msc Seaside, la meganave da crociera rimasta ormeggiata per due giorni e mezzo al molo Bersaglieri e ripartita poco dopo la mezzanotte di venerdì.

Msc Seaside, i segreti della nave da sogno


Una macchina della sicurezza, quella messa in moto in occasione della permanenza della regina dei mari, che di fatto ha coinciso con il “debutto” operativo dell’attività del nuovo questore Isabella Fusiello, entrata in servizio in città solo da poche settimane.



Significativa, come detto, la mole di lavoro richiesta agli operatori di Polizia, in particolar modo quella Marittima. Il potenziamento delle verifiche è iniziato peraltro già prima dell’attracco della nave, avvenuto il 29 novembre. Tutti controllati, con specifiche interrogazioni, i 1.518 membri dell’equipaggio della nave. Identiche “attenzioni” sono state poi riservate ai 3.251 passeggeri e soprattutto ai 2.581 visitatori che la nave ha accolto nel periodo d’ormeggio all molo Bersaglieri. In particolar modo per il carattere di imprevedibilità che le visite possono comportare.

La Msc Seaside partita da Trieste dopo mezzanotte
Lasorte Trieste 01/12/17 - MSC Seaside


Una minuziosa sicurezza garantita quindi nei minimi particolari. La dirigente dell’ufficio di polizia di frontiera marittima di Trieste, Rosanna Conte, ha illustrato durante la conferenza stampa tenuta ieri in Questura, l’operato degli ottanta agenti scesi in campo per garantire la sicurezza in ambito marittimo a Trieste. «Quotidianamente la Polizia di frontiera marittima ha il compito di fare le verifiche per accertare che i passeggeri in arrivo da navi delle aree extra Schengen, sia commerciali sia di linea, abbiano titolo per poter entrare in Europa. A Trieste l’attività del porto è principalmente commerciale, quindi l’attività specifica come polizia di frontiera marittima, è quella di controllare la cosiddetta “autostrada del mare”. Le attività di controllo si estendono poi ovviamente alle navi petroliere, alle porta container attraccate sul Molo VII, all’area del canale navigabile con navi cargo e simili».

Solo nei giorni dal 24 al 30 novembre, oltre ai controlli relativi alla Msc Seaside, le 80 pattuglie di polizia marittima coinvolte hanno identificato oltre 1.300 persone. Sono invece state 88 in totale le navi controllate, 48 in entrata e 40 in uscita. Nelle verifiche sono stati rilasciati sette visti, denunciate e respinte due persone.



Controlli e ispezioni sono stati effettuati anche in ambito terrestre, attraverso la Polizia di frontiera che, in collaborazione con l’Esercito, ha svolto l’operazione “Strade Sicure”. Un impengo che ha garantito con oltre 80 pattuglie i controlli ai confini sull’altipiano carsico. Passati al setaccio, sempre tra il 24 e il 30 novembre, oltre 330 veicoli e identificate 882 persone. Sono state denunciate a piede libero 15 persone, per reati prevalentemente legati all’immigrazione clandestina. È stata fatta una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sei stranieri sono stati riammessi in territorio sloveno sulla base dell’accordo bilaterale Italia-Slovenia.


«Dall’inizio dell’anno - come ha illustrato Antonio Grande, dirigente della polizia di frontiera di Trieste - sono state oltre settantamila le persone controllate, 332 i soli veicoli. Controlli mirati soprattutto a garantire la sicurezza degli ingressi e a rintracciare possibili presenze dei cosiddetti “foreign fihters”. Un’attività di controllo, realizzata in concorso con i carabinieri e le forze di polizia della Slovenia.

La Questura, come ha aggiunto il dirigente responsabile della comunicazione, Davide D’Auria si è avvalsa anche del supporto offerto del reparto Prevenzione crimine di Padova, soprattutto con l’utilizzo delle nuove tecnologie di identificazione e controllo dei veicoli. L’attività di controllo del territorio è stata realizzata con 130 pattuglie, che hanno dato luogo a 54 posti di blocco che hanno permesso di controllare 450 veicoli. Sono stati eseguiti inoltre 95 sopralluoghi presso abitazioni con persone agli arresti domiciliari. Durante i servizi in fascia notturna, sono stati sottoposti a controlli amministrativi 5 esercizi pubblici. In totale, durante l’attività settimanale, sono state 45 le persone deferite all’Autorità giudiziaria per reati contro il patrimonio e liti fra conoscenti. Il coordinamento tra gli equipaggi dei commissariati e delle volanti della questura, circa 20 equipaggi giornalieri, ha consentito di identificare oltre 1300 persone. Sono state invece 45 le persone denunciate, soprattutto per reati contro il patrimonio e liti. Per quanto riguarda la sicurezza sulla rete ferroviaria, la Polfer ha proseguito i controlli specifici previsti e svolti nell’ambito dell’operazione Rail Safe Day, per prevenire comportamenti pericolosi durante le feste.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo