A Trieste 4.140 aspiranti inquilini in corsa per 540 alloggi Ater
TRIESTE Sono 4.140 le domande consegnate all’Ater per il nuovo bando, pubblicato a giugno scorso e chiuso ieri pomeriggio. A disposizione per questa fetta di popolazione poco più di 540 alloggi dislocati nei sei comuni della provincia di Trieste, tra nuovi e di risulta. Per il 2018 si soddisfa dunque un ottavo del fabbisogno totale. Di contro le richieste pervenute quest’anno sono leggermente inferiori alla passata tornata del 2013, quando erano state presentate 4.504 istanze. Circa quattrocento in meno.
«Ciò dovrebbe significare - commenta Antonio Ius, direttore dell’Ater -, che la nostra offerta di edilizia sovvenzionata, unita ad altre opportunità, è riuscita a soddisfare più richieste e che, quindi, un maggior numero di cittadini ha risolto il proprio problema». Le opportunità a cui si riferisce Ius sono «le offerte immobiliari proposte sul mercato che hanno visto un calo dei prezzi, il sistema di accesso al credito che ha previsto una diminuzione dei tassi e gli interventi della Regione, tra cui i contributi per l’acquisto degli appartamenti».
Come gli anni scorsi ci sono dei criteri ben precisi che delineeranno le graduatorie, in uscita già provvisoriamente entro febbraio e poi in via definitiva ad aprile in modo da consentire agli inquilini di entrare nelle proprie case nei primi giorni di maggio. Innanzitutto questo bando applica, come definito dall’anno scorso, il nuovo sistema di Isee: una modalità più estensiva per calcolare la capacità economica della famiglia. Il reddito non deve essere superiore a 20mila euro. Inoltre nel calcolo complessivo finisce l’intero patrimonio, che comprende anche conti bancari e altri possedimenti.
I canoni comunque rimangono gli stessi del 2017. «E questo anche in virtù dell’intervento della Regione - specifica Ius - che ci dà la possibilità di mantenere le rette inalterati, sempre a parità di condizione Isee».
Vengono poi presi in considerazione la condizione alloggiativa di partenza della famiglia richiedente (non adeguata, malsana o inesistente) ed eventuali difficoltà di carattere sanitario (disabilità) e le condizioni sociali (eventuale sfratto). Le realtà svantaggiate che avranno la precedenza sono soggetti deboli, giovani under 35, anziani e, da quest’anno, anche persone vittime di violenza. Una new entry, quest’ultima, inserita nel momenti in cui è entrata in vigore la legge sul contrasto alla violenza di genere prevista nel 2013 dalla ratifica della convenzione di Istanbul. Tra i richiedenti, avranno uguali diritti e uguali punteggi i coniugi uniti in matrimonio, le coppie di fatto e le unioni civili purchè iscritte alle anagrafi.
Come annunciato in precedenza da Ius, gli uffici di piazza Foraggi hanno già iniziato a vagliare via via le domande in modo tale da non trovarsi con l’acqua alla gola alla chiusura dei termini. A valutare i documenti una commissione apposita istituita dalla Regione e presieduta da un magistrato. I componenti sono tre: il direttore dell’Ater, un rappresentante delle organizzazioni sindacali degli inquilini e un rappresentante dal Consiglio delle autonomie locali. «Poi faremo anche uno spaccato delle tipologie delle domande - annuncia Ius -, un’analisi sociologica, per capire chi sono i soggetti che si fanno avanti».
Ma dove si trovano questi alloggi? I 140 nuovi di zecca saranno ubicati in via Cesare dell’Acqua (48)e in via Gradisca (86). A Muggia ce ne saranno sei. Nel cassetto sono previste anche altre abitazioni. Per gli altri comuni del territorio, invece, sono accessibili soltanto abitazioni di risulta, in totale 400. Infatti si lavora molto su un turn-over delle famiglie. Le metrature sono di diverse tipologie e prevedono da una a tre camere, al massimo quattro, tenendo conto anche della tipologia della domanda.
Il prossimo bando uscirà fra qualche anno ma vengono garantiti altri appartamenti di risulta, 400 sempre in media annualmente, che andranno a soddisfare la graduatoria esistente e in particolare tre categorie che possono usufruirne sempre, facendo una domanda che esula dal bando. Chi sono? Anziani over 65 , sfrattati e separati: una grande opportunità per chi si trova in situazioni di emergenza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo