A Trieste 25 aprile tra messe, omaggi ai caduti e il corteo antifascista che sfida la Questura

TRIESTE Sono diversi gli appuntamenti in programma in città in occasione del 25 Aprile. Due giorni prima, martedì 23 aprile, alle 9, sulla lapide posta sulla facciata del Conservatorio Tartini di Trieste, saranno infatti deposte corone d’alloro in memoria dei martiri di via Ghega.
La cerimonia vedrà la presenza del Comune di Trieste e del Comune di Postumia, città di cui erano originaria in buona parte i caduti. Come l’anno scorso, la cerimonia di deposizione, precedentemente inserita nell’ambito del tradizionale itinerario delle celebrazioni in onore dei “Caduti della Resistenza”, viene anticipata su richiesta del presidente del Conservatorio Tartini e del Comune di Postumia, al fine di organizzare una cerimonia congiunta che, dopo la deposizione, proseguirà con la commemorazione organizzata dal Conservatorio Tartini, all’interno dell’istituto.
Sempre martedì prossimo l’Associazione nazionale partigiani cristiani di Trieste organizza due iniziative: la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in onore del martirio in Risiera di Paolo Reti, medaglia d’oro al valor militare, e una messa in onore del contributo dei partigiani cattolico-democratici alla Resistenza, e in particolare alla Liberazione di Trieste e della regione.
La messa verrà officiata alle 19 nella chiesa di Notre Dame de Sion. La cerimonia in onore di Paolo Reti si terrà alle 11 nell’atrio d’ingresso di Palazzo Diana di piazza San Giovanni. «Nell’omaggio a Paolo Reti, l’Anpc intende ricordare e accomunare tutti i cattolico-democratici che con il loro impegno e il loro sacrificio contribuirono a liberare Trieste, la regione, l’Italia intera dal giogo dell’oppressore».
Il collettivo Burjana ha invece annunciato che il 25 aprile organizzerà il corteo antifascista con partenza alle 9 da campo San Giacomo, in aperta polemica con la Questura.
Spiega il collettivo che «se un anno fa la Questura vietava il corteo antifascista in toto, quest’anno, nonostante la comunicazione inviata con largo anticipo e le interlocuzioni verbali avvenute nella massima disponibilità, scattano le prescrizioni sia sul percorso che sul cambio d’orario, con partenza prescritta non prima delle 12, invece delle 9 come comunicato. Se la variazione sul percorso eravamo disponibili a integrarla, l’applicazione di entrambe le misure è irricevibile, in quanto vuole relegare il corteo a un orario in cui perde di significato e incisività, rendendolo invisibile a chi partecipa alle celebrazioni ufficiali (alla Risiera ndr.), silenziando le critiche che il corteo porrà. L’appuntamento resta dunque per il 25 aprile alle 9 in campo San Giacomo».
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