A teatro è di nuovo tempo di Pupkin: «Berlusconi? Ce lo mandino»

Ricomincia il cabaret triestino della "banda Mizzi" al Miela: «Al Cavaliere daremmo 5 minuti sul palco per le barzellette»

TRIESTE. Lunedì 4 novembre riprende al Teatro Miela alle 21.01 – con un minuto d’anticipo rispetto all’anno scorso, ma sempre puntuale come il rimorso – l’undicesima stagione del Pupkin Kabarett. «Una stagione a termine – sottolinea Alessandro Mizzi, uno dei pilastri del Pupkin – in quanto compagnia instabile noi assicuriamo la programmazione fino a fine 2013, poi si vedrà. Del resto molti teatri stanno diventando instabili come la nostra compagnia».

Quel che è certo, per cinque lunedì, sempre a settimane alterne, la più originale e amata compagine di cabaret divertirà con il suo consueto stile scanzonato e intelligente, offrendo una ricca galleria di sketch e personaggi, passando in rassegna vizi e virtù dell’attualità e sottolineando le contraddizioni di politica e società.

Dalle larghe intese agli aneliti indipendentisti di Trieste, gli argomenti non mancano. Berlusconi? «Speriamo che venga assegnato ai servizi sociali e che ce lo mandino qui al Miela: abbiamo bisogno di una persona precisa che ci tenga in ordine i costumi, e in ogni caso potremmo concedergli cinque minuti sul palco visto che è bravo a raccontare barzellette».

Non mancano le novità di questa edizione 2013. «Metteremo anche una webcam in una zona della città per monitorare ciò che avviene mentre si svolge la nostra serata: chi è che va in giro di lunedì sera a parte quelli che vediamo noi in platea? Insomma, cerchiamo di parlare e di immaginare tutte le cose che le istituzioni magari anche fanno ma che non sanno comunicare», incalza Mizzi. Intanto, l’ultimo lunedì del 2013 il Pupkin Kabarett si trasferirà al Rossetti per uno "Speciale Capodanno". Da quest’anno inoltre il Miela e quelli di Pupkin organizzano, a partire da venerdì 8 novembre, «No, il dibattito no. The spritz corner party», serate di vero dibattito su temi socio-politico-esistenziali, cui farà seguito una festa danzante.

Alla Niente band di Riccardo Morpurgo, Flavio Davanzo, Piero Purini, Luca Colussi e Andrea Zullian (Stefano Bembi è in tournèe con Paolo Rossi) si aggiungerà poi un nuovo elemento: Franco Toro Trisciuzzi che con la sua chitarra porterà nuove atmosfere blues e rock nelle serate del Pupkin. E comparirà anche il giovane mago comico Walter Klinkon. La collaudata formazione base, a cui si alterneranno vari ospiti a sorpresa, sarà sempre quella: Alessandro Mizzi, Stefano Dongetti, Massimo Sangermano, Ivan Zerbinati, Flavio Furian, Stefano Schiraldi e Laura Bussani.

«Mi trovo benissimo in questa compagnia, unica donna in mezzo agli uomini», afferma decisa Laura Bussani, camaleontica e amatissima attrice del Pupkin, di cui verranno messe in evidenza sempre più le qualità canore. «Senza dubbio – sottolinea Mizzi – Laura è l’unica che può garantire una qualsiasi interpretazione, dalla bambina alla vecchietta, con tutte le varianti, in tempi brevi». I tempi richiesti per la preparazione del Pupkin: due settimane, per un evento che poi rimane irripetibile, ma preziosa fucina negli anni di spunti e idee che hanno trovato compimento in vari spettacoli e diverse collaborazioni. Come quella ormai di lunga data con Paolo Rossi, autore con Mizzi e Dongetti dello spettacolo "L’amore è un cane blu", prodotto da La Corte Ospitale di Rubiera, in scena al Teatro Vittoria di Roma in questi giorni.

A gennaio infatti il Pupkin si interromperà per rilanciare la stagione e per permettere lo svolgimento delle prove de "La coscienza di Zeno spiegata al popolo", Blues Jazz Explosion, il nuovo spettacolo diretto da Paolo Rossi che il Miela coprodurrà con lo Stabile regionale. «Dal Pupkin nascono realtà attoriali e autoriali che girano con successo l’Italia», conferma Mizzi, svelando anche l’interesse che il “modus operandi” della compagnia triestina suscita nel panorama teatrale italiano.

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