A Staranzano l'albero di Natale più brutto, coi pallet? Il paese si divide

STARANZANO. L’albero di Natale costruito con bancali di legno in piazza Dante divide Staranzano. È stato creato dagli artisti della Compagnia del Carro, ma non piace proprio a tutti. C’è chi è legato alla tradizione e non ha gradito la novità, però altri non disdegnano l’idea moderna dei pallet. Specie quando alla sera la costruzione disegna con le luci un albero di Natale ornato di sfere (di carta). È durante il giorno, invece, che la struttura sembra assumere una forma poco definita: una piramide che, specie nei primi giorni, è stata scambiata da alcuni per una semplice catasta di legni.
Nella giornata dedicata al mercato settimanale, fra bancarelle e mercatino dell'antiquariato, la gente guardava quell’albero di Natale e commentava. E davanti alla domanda secca “Cosa ne pensa dell’albero in piazza?”, rispondeva con un sorriso e poi naturalmente esprimeva giudizi a favore dell’abete tradizionale. Ecco alcune delle risposte. «Non mi piace. Il Natale è una volta all’anno e da sempre è stato addobbato un albero vero. Si poteva illuminare magari quello già presente nel giardino pubblico». Oppure «era meglio sistemarlo in un angolo e non al centro della piazza così faceva più bella figura». E ancora: «Ma quello è un albero? A guardarlo bene non sembra». E poi l’auspicio di una staranzanese: «Forse tutti questi pallet serviranno per accendere il fuoco alla seima del 6 gennaio. Faranno certamente un bel falò». E infine «peccato. Sarà anche una bella novità ma era meglio non farlo. Meno male che ad abbellirlo ci penseranno le stelle di Natale dell’Ail con i banchetti in piazza».

La novità dell’abete con i pallet era stata annunciata dall’assessore Matteo Negrari e all’inaugurazione dell’evento “Accendi il Natale” diversi cittadini presenti avevano espresso apprezzamento per la novità di questo albero creativo. Ma con la luce del giorno tanti hanno cambiato il proprio giudizio.
Thomas Peres, direttore artistico della Compagnia del Carro, spiega che al gruppo era stato chiesto di collaborare alla costruzione dell’albero di Natale.

«Abbiamo creato un qualcosa di nuovo, diverso dal solito, per relazionarsi con gli altri - afferma - un qualcosa che sia a tema con noi, con le nostre potenzialità artistiche e che non sia il solito albero. Abbiamo ipotizzato al centro della struttura una porta simbolica che vuole significare un passaggio dall’anno vecchio e quello che arriva». E aggiunge: «C’è la tendenza a utilizzare i pallet - sottolinea - in tutte le forme di arredamento delle case moderne, dal soggiorno alle poltrone alle camere da cui abbiamo preso uno spunto per portare una novità. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ma è chiaro che la novità può piacere o no». Ecco allora alcuni commenti positivi sentiti in piazza: «Mi sembra una costruzione ecologica, meglio di tagliare gli alberi nelle pinete». E ancora «per me i ragazzi della Compagnia del carro sono stati bravi, dando un’alternativa che la gente dovrebbe apprezzare. Credo che in altre parti non ci sia un gruppo che dà tanto per il proprio paese».
Intanto, nel segno della tradizione, è stato inaugurato il presepio sotto il Bobolar realizzato dall’Unione Casoni Quarantia, Pro loco e Basket de Raza. A ognuno il suo Natale.
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