A Staranzano il parroco vende i “troni” sul web

Sono troppo grandi, rubano spazio dietro l’altare e per disfarsene ricorre a Internet. Prezzo: 1200 euro

STARANZANO. Si rivolge al popolo di Internet per vendere tre “sedie troni”, diventate grandi per un altare troppo piccolo. Protagonista del singolare annuncio è il parroco di Staranzano, don Francesco Fragiacomo, che ha messo nella sezione arredamento e casalinghi di di un sito di vendite on-line la sua offerta: tre “troni” a uso liturgico e non, in mogano massiccio con il sedile in velluto rosso, perfette pari al nuovo». Il prezzo totale è di 1.200 euro o separatamente a 400 l'uno.

Il messaggio è accompagnato da una foto scattata nella canonica di via De Amicis dove su una trono è seduto proprio don Francesco. La vendita non è stata decisa per appianare i conti della parrocchia e gli oggetti non sono d“antiquariato”. Al momento, comunque, non sono giunte offerte d’acquisto.

Don Francesco è stupito da tanta meraviglia che ha suscitato la notizia poiché oggi è un’operazione di routine rivolgersi alla rete anche per questo tipo di operazioni. «Credo che non ci sia nulla di male – afferma don Francesco – e non capisco lo stupore che si è creato per questa operazione. E’ una decisione, la mia, scaturita a causa delle ridotte dimensioni della chiesa – spiega il parroco - che vede alla domenica più di 60 ragazzi attorno all’altare: i tre massicci troni portano via troppo spazio. Già da tempo ho sostituito la mia sedia con una più piccola durante la liturgia. I tre grandi troni – continua don Francesco - si trovano da tempo sacrestia, pure molto utilizzata. Non hanno un valore storico, sono di recente fattura e molto pesanti. Allora, pensando che potessero essere utili a qualche altra chiesa, ho deciso di metterli in vendita tramite Internet sul noto sito “Subito.it.». «Forse qualche altro parroco – afferma don Francesco - che ha la gioia di avere una chiesa più grande della mia, magari nuova con una spesa relativamente discreta, potrebbe provvedere all’acquisto delle tre sedie liturgiche. Così esercitiamo la legge dello scambio e della fraternità tra le diverse comunità cristiane e valorizziamo il lavoro degli artigiani che le hanno costruite». L’alienazione è stata decisa per l’acquisto di altre “sedie-troni” un po’ più piccole e forse per non appesantire il bilancio della parrocchia con una nuova spesa.

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