A Spalato riaffiora un anfiteatro

Risale al quarto secolo dopo Cristo. La scoperta durante gli scavi vicino al palazzo di Diocleziano
Di Andrea Marsanich

SPALATO. Nel nucleo storico della città di Diocleziano basta rimuovere un pezzo d’asfalto, assestare due colpi di pala in profondità e in superficie, come d’incanto, vengono riportati pezzi dell’antica Roma, di una civiltà che ha segnato la storia della Dalmazia.

Non è un’esagerazione quella degli scavi e la conferma è arrivata nei giorni scorsi, con gli archeologi che hanno rinvenuto i resti dell’anfiteatro romano di Spalato, risalente agli inizi del IV secolo d.C. La scoperta è avvenuta in pieno centro, quello circoscritto dal Palazzo di Diocleziano, precisamente in via della Guerra Patria, a poca distanza dalla sede dell’ex sede del Comune.

Il rinvenimento è d’importanza eccezionale perché, oltre all’Arena di Pola, l’attuale territorio della Croazia può vantare resti di anfiteatro a Salona, a Burnum, nei pressi di Tenin (Knin) ed ora a Spalato. L’evento ha pertanto meritato una conferenza stampa al Dipartimento spalatino per la Conservazione.

«Questo sito archeologico si trova nel ventre della principale strada della città – ha dichiarato Radoslav Bužan›i„, direttore del suddetto Dipartimento – e il nostro intento è di valorizzarlo appieno, quale monumento di assoluto prestigio. Abbiamo deciso di riseppellire provvisoriamente i resti dell’anfiteatro per poi presentarli in pompa magna. La loro presentazione al pubblico è un lavoro complesso, per il quale avremo bisogno di mezzi finanziari supplementari. Per tali motivo chiederemo di poter fruire dei fondi dell’Unione europea. Gli scavi vanno comunque avanti e ci hanno permesso di appurare che l’anfiteatro era lungo una cinquantina di metri».

Rivolgendosi ai giornalisti, Bužan›i„ ha fatto presente che la struttura andò completamente rasa al suolo nel periodo della Guerra di Candia, nel 1647, con distruzione ordinata dall’ allora provveditore della Serenissima per la Dalmazia, Leonardo Foscolo. Egli temeva che l’anfiteatro sarebbe servito ai turchi per consolidare le loro posizioni nell’area di Spalato.

Molto soddisfatto della scoperta anche il vice sindaco di Spalato, Goran Kova›evi„, il quale ha detto che negli 100 anni la città non ha avuto una simile scoperta archeologica: «Siamo convinti – ha detto - che il sito andrà ad arricchire il patrimonio culturale di Spalato, diventandone una tra le risorse principali».

La responsabile del cantiere, l’archeologa Anita Penovi„, ha dichiarato che i futuri scavi potrebbero riservare ulteriori sorprese. «L’anfiteatro è del IV secolo e lo testimonia il ritrovamento di monete, anfore, ceramiche e di altro materiale dell’epoca».

La scoperta dell’anfiteatro rappresenta anche un’importante scommessa per il futuro turistico di Spalato. Bisognerà vedere se l’amministrazione statale, regionale e comunale sapranno “costruire” un vero e proprio archeologico comprensivo anche del palazzo di Diocleziano. Sarebbe un biglietto da visita non da poco er gli ospiti stranieri.

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