A Selve l’assalto alla barca del diportista italiano VIDEO

Il concessionario degli ormeggi a Selve voleva fargli pagare per l’ancoraggio in un’area libera: denunciato

ZARA. È arrivato a bordo della sua barca a vela di 10 metri nelle acque dell’isola di Selve (Silba in croato), nell’arcipelago zaratino, in compagnia della moglie e della figlia. Un viaggio tranquillo: il diportista trevigiano Enrico Cossutta da una ventina d’anni ama recarsi nel mare della Dalmazia. L’episodio è avvenuto tre settimane fa, ma solo qualche giorno fa è stato reso pubblico. Giunto a Selve, visto che tutti gli ormeggi erano occupati Cossutta ha deciso di calare l’àncora in una zona a poca distanza dalla costa, dove non si paga l’ormeggio. Una manovra del tutto normale e logica.

Ma il concessionario degli ormeggi, il 39enne Marko M. (si è saputa solo l’iniziale del cognome) si è fatto pagare il balzello giornaliero dai diportisti delle numerose imbarcazioni presenti nel porticciolo e nelle acque esterne, e si è poi diretto con la sua barca verso il natante di Cossutta. Gli ha chiesto il versamento di metà importo, al che il diportista ha replicato che la barca a vela si trovava a più di 200 metri dalla zona degli ormeggi, dove non va pagato neanche un centesimo.

L'aggressione ai diportisti italiani a Selve (Dalmazia)

L’isolano è sembrato come impazzire, ha imprecato e minacciato di morte l’italiano. Ha preso quindi una fune, l’ha attorcigliata attorno alla catena dell’ancora della barca italiana e ha iniziato a trascinarla verso un’altra imbarcazione. Un comportamento inaudito e spaventevole, oltre che deplorevole. I diportisti hanno filmato l’incredibile scena, che si può vedere sulla pagina Facebook “777 Porti ed Ancoraggi-Magnamare ITA 12592”.

L’isolano, che a un certo punto ha desistito, è stato denunciato alla polizia. La Questura di Zara ha confermato che le indagini sono in corso per appurare nei dettagli l’accaduto.

Alcuni abitanti di Selve, contattati dai giornalisti croati, hanno parlato di episodio vergognoso che arreca un danno gravissimo all’immagine turistica di questa incantevole isola dalmata. Cossutta – scrive lo zagabrese Jutarnji list – ha dichiarato che l’accaduto è ormai alle spalle e che tornerà comunque nelle acque croate che ama: «Non ho alcuna intenzione di rinunciarvi, per fortuna nessuno è rimasto ferito e io ho conservato il sangue freddo. La mia barca non ha riportato nemmeno un graffio. Conosco di vista l’uomo e vedremo come si comporterà l’anno prossimo. Credo sarà molto più cauto nei confronti del sottoscritto e della mia famiglia». (a.m.)
 

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