A San Lorenzo e Moraro snobbati gli alloggi Ater
SAN LORENZO. Agli abitanti di San Lorenzo Isontino e a Moraro gli alloggi dell’Ater non sono appetibili. È quanto emerge dalla graduatoria del bando emesso dall’Ater di Gorizia per l’assegnazione di alloggi di edilizia sovvenzionata che si renderanno liberi fino all’aggiornamento dell’attuale graduatoria e ciò non avverrà prima dei prossimi due anni.
Ebbene a Moraro su 32 richiedenti solo due sono residenti nel paese, mentre a San Lorenzo su 31 domande presentate tre appartengono ad abitanti del paese. E non occupano i primi posti della classifica, il che vuol dire che difficilmente potranno ottenere in tempi mediamente brevi. Va detto anche che la graduatoria, affissa agli albi pretori dei due comuni, è provvisoria e contro la quale gli interessati potranno presentare ricorso dal 17 ottobre al 27 ottobre.
Se andiamo a spulciare le graduatorie vediamo che oltre la metà di coloro che sono alla caccia di un alloggio Ater e che presentano domanda a ogni bando Ater sono residenti a Gorizia (16) o a Monfalcone (10) a conferma di come nel due centri più abitati delle provincia il problema casa sia ancora molto sentito.
E non sono pochi coloro che sono disposti a trasferirsi in altri paesi dell’Isontino pur di ottenere un alloggio dignitosi ad affitto contenuto. Uno dei richiedenti è residente a Cordenons, in provincia di Pordenone.
Nessuno di chi ha presentato domanda è sfrattato e nessuna coppia giovane risulta che abbia presentato domanda per un alloggio Ater. Quasi tutti i richiedenti hanno in famiglia un componente disabile. Tra chi cerca un alloggio un terzo è straniero.
Quelli che l’Ater mette a disposizione a San Lorenzo e Moraro sono appartamenti di risulta, cioè lasciati liberi da precedenti affittuari e in molti dei casi ristrutturati dall’Ater. Perché in questi due paesi l’Ater, come anche in gran parte dei piccoli centri della provincia, non ha in programma la costruzione di nuovi alloggi, come invece a Monfalcone, Gorizia e Cormons.
D’altra parte va rilevato come a San Lorenzo in particolare, ma anche a Moraro, nei decenni scorsi ha avuto grande spazio l’edilizia privata grazie ad aree edificabili previsti dal piano regolatori predisposti dalle amministrazioni comunali.
E non sono pochi coloro che hanno approfittato, in tempi in cui l’economia lo permetteva e le banche avevano i cordoni della borsa meni , per costruirsi la propria villetta.
Franco Femia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo