A San Giovanni impazzire si può tra libri, musica e buoni vini

Da giovedì e fino al 29 maggio ritorna al parco dell'ex Opp triestino il ciclo di appuntamenti “sensoriali” Conferenze, lezioni di giardinaggio e spettacoli con le rose come fil rouge
Silvano Trieste 03/10/2009 Parco di San Giovanni, Inaugurazione Roseto
Silvano Trieste 03/10/2009 Parco di San Giovanni, Inaugurazione Roseto

Moderne, antiche, arbustive, rampicanti, floribunde. Declinate in un’infinita gamma di nuance di colori e profumi, indossano con grazia nomi altisonanti, quali “Fairy Queen”, “Ghislaine de Féligonde”, “Gentle Hermione”, “Madame Isaac Pereire”. Sono le rose le protagoniste di “Rose, libri, musica, vino”, il ciclo di appuntamenti in partnership con l’università all’interno della rassegna “In primavera a Trieste”, promossa e ideata dalla cooperativa agricola Monte San Pantaleone.

Quattro incontri sensoriali all’ora del tramonto (8, 15, 22 e 29 maggio, dalle 17 alle 20 circa) al parco di San Giovanni tra gardening, letteratura, musica e degustazione enologica, legati dal fil rouge dello spettacolare rosaio dell’ex Opp, che vanta 5000 esemplari. La rassegna, curata dalla scrittrice Patrizia Rigoni, si inaugura giovedì alle 17 con l’intervento a due voci del paesaggista Vladimir Vremec e del naturalista Matteo Giraldi (“Le rose selvatiche e i loro ibridi più interessanti”). Seguito poi - il canovaccio dei pomeriggi segue un percorso simile - da un momento musicale alle 17.40 e alle 18.55, mentre alla 17.55 focus sulle conversazioni a tema. Alle 19 invece, incontro con i vignaioli che presenteranno i fiori all’occhiello delle loro cantine.

Sempre questo giovedì, l’attrice-giardiniera Lorenza Zambon proporrà lo spettacolo “Lezioni di giardinaggio planetario”. Seguito a ruota dall’intervento del fisiologo vegetale dell’università, Andrea Nardini, “Il dilemma quotidiano delle piante: non morire di fame, rischiando di morire di sete”. La colonna sonora della serata la scriverà il violoncello di Chiara Urli. La Vitovska e il Terrano di Matej Lupinc terranno invece a battesimo il ciclo di degustazioni.

Il secondo appuntamento (15 maggio) tratterà l’affascinante fiore sul piano trascendentale: “Le rose del ritiro spirituale: da Ashram a…”. La conversazione sul concetto di “luogo” sarà affrontata prima dall’architetto paesaggista Domenico Luciani mentre il giornalista Edoardo Camurri, conduttore del programma di Rai Storia “In viaggio per l’Italia”, accompagnerà per mano il pubblico lungo le rotte e le contraddizioni del Belpaese. Pagine per arpa celtica di Tatiana Donis. In scaletta il 22 maggio “Le rose paesaggistiche di Lens” con Vremec e Giraldi, mentre la conversazione sulla bellezza vedrà protagonista la coppia di investigatrici in cerca di paesaggi. L’artista Rosetta Borchia e la geomorfologa Olivia Nesci, autrici di “A caccia di paesaggi-Il paesaggio invisibile”, spiegheranno come sono riuscite a individuare la collocazione geografica di paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni capolavori di Piero della Francesca, Raffaello e Leonardo. Si soffermerà invece sul mare e sul Carso il geologo Stefano Furlani. Marco Castelli, Sax & Live Electronics, l’appuntamento con le note. L’ultimo incontro, giovedì 29, vede in carnet “Le rose dedicate alle scrittrici”. Ad accompagnare la serata conclusiva, la fisarmonica di Stefano Bembi. La conversazione sul “Dentro e sul Fuori” vedrà sotto i riflettori il libro di Alberta Basaglia “Le nuvole di Picasso” (e Ottavia Piccolo ne leggerà alcuni brani).

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