A Sagrado vietato l’uso dei tablet
SAGRADO. Consiglio comunale di Sagrado vietato a tutti gli strumenti informatici. E scoppia la polemica. La denuncia arriva dal consigliere comunale di opposizione Bruno Zonta. L’esponente della lista Sagrado libera bolla il comportamento della maggioranza guidata dal sindaco Elisabetta Pian come un «gesto di censura preventiva in perfetto stile cino-sovietico-comunista» e si augura che nella seduta in programma questa sera qualcosa cambi.
Zonta ricorda come in apertura dell’ultima assemblea civica il primo cittadino abbia fatto spegnere gli apparecchi elettronici oltre che a tutti i consiglieri, anche a un ragazzo seduto tra il pubblico. L’episodio però non è isolato. Ha un’antefatto. In una precedente seduta Alessio Zavaldi, consigliere della lista di minoranza Futuro giovani, aveva chiesto di poter riprendere i lavori per poi pubblicarli su You Tube ricevendo un deciso no da parte della maggioranza. Riguardo all’ultimo episodio in ordine temporale, Zonta attacca: «Il ragazzo voleva utilizzare il net-book per prendere appunti. Siamo nel 2012 e, invece di incentivare l'utilizzo dei moderni strumenti informatici, il sindaco permette di prendere appunti solo con carta e penna. Almeno poteva chiedergli quali erano le sue intenzioni, invece, perentoriamente, ha imposto a tutto il pubblico presente di “spegnere tuti gli apparati elettronici”. Mi vien da pensare che non abbia mai assistito ad una seduta del consiglio regionale o del parlamento dove tutti, pubblico e consiglieri, utilizzano pc portatili o tablet. Anche i suoi compagni di partito lo fanno, persino il segretario Bersani “twitta” durante le sedute della Camera».
Il consigliere ricorda che la maggioranza ha inoltre perso un’occasione per dimostrare quanto tiene alla trasparenza («che dovrebbe contraddistinguere un amministrazione pubblica») cassando la mozione presentata da Zavaldi sulle riprese video. «Se la mozione passava, tutti i cittadini potevano, il giorno dopo, rivedere la seduta comodamente da casa aumentando così l'interesse verso le istituzioni e a costo zero».
Da parte sua, il sindaco Pian replica: «Ho precisato a inizio seduta che non si poteva né filmare né registrare. Il ragazzo di cui stiamo parlando non ha obiettato. Si è limitato a spegnere senza dire che stava prendendo appunti».
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