A ruba surgelati, guanti in lattice e scatolame. In farmacia il disinfettante si compra a litri

Ressa in negozi e supermercati per fare scorta come in tempo di guerra. «L’idea di dover stare a casa per giorni fa paura, meglio attrezzarsi» 
Foto BRUNI 24.02.2020 Emergenza Corona Virus-Farmacia cavana
Foto BRUNI 24.02.2020 Emergenza Corona Virus-Farmacia cavana

TRIESTE. Non solo mascherine e gel per le mani. Ora ad essere acquistati in maniera quasi compulsiva, tanto da risultare introvabili un po’ ovunque, sono anche i flaconi di alcol denaturato e in generale tutti i disinfettanti. Prodotti “bruciati” in tutte le farmacie e pure in molti supermercati di Trieste. Gli stessi in cui centinaia di persone ieri hanno fatto incetta pure di cibo in scatola e surgelati. Neanche fossimo in tempo di guerra.

Silvano Trieste 2020-02-24 All'interno di un Supermercato la carenza di alcool e disinfettanti
Silvano Trieste 2020-02-24 All'interno di un Supermercato la carenza di alcool e disinfettanti


«Domenica eravamo aperti e abbiamo assistito a una situazione di panico diffuso, con un continuo via vai di gente di diverse età - spiegano dalla farmacia Al Castoro in Cavana -. Le persone hanno comprato di tutto: entrate alla ricerca delle mascherine, ormai esaurite da settimane, sono uscite con sacchetti pieni di gel e disinfettanti. Ne hanno acquistati a litri, di qualsiasi tipo, davvero in grandi quantità. C’è chi da solo ha fatto fuori il contenuto di un intero scaffale. E stanno chiedendo anche alcol denaturato, tanto che abbiamo ordinato nuove confezioni, anche se non stanno arrivando tutte. In più - aggiungono da dietro al bancone - le persone guardano a casa cosa manca nel mobiletto delle medicine e fanno incetta di di farmaci generici, anti infiammatori, termometri, e tutti i prodotti che prodotti che utilizzano abitualmente. Temono di restarne senza».

E nonostante i tanti cartelli che ne segnalano la mancanza, in molti insistono nella ricerca delle mascherine. «Sappiamo che in Slovenia si trovano quelle più semplici ma a costi esageratamente gonfiati. Su questo fronte, peraltro, c’è anche parecchia confusione visto che il modello basico serve ben poco. Da parte nostra, abbiamo provato ad ordinarle ai fornitori, ma ci hanno risposto che tutte quelle disponibili vengono ormai dirottate tutte negli ospedali».

Considerazioni simili alla farmacia Al Giglio di via Lazzaretto vecchio. «È appena uscita una signora, l’ennesima, che voleva una mascherina - dicono -. Noi continuiamo a spiegare che quelle più semplici, per intendersi i modelli chirurgici, non hanno bastano a proteggersi ma in giro continua ad esserci tanta disinformazione. Quanto ai gel per le mani - concludono - sono richiestissimi anche da noi, pur non essendo proprio un prodotto da farmacia».

La prova? Gli scaffali completamente vuoti anche nei negozi delle grandi catene di detersivi, cosmetici e altri prodotti per l’igiene. Tra le corsie mancano non solo i flaconcini di gel, ma anche i disinfettanti spray e l’ Amuchina. Pochissima anche le confezioni di acqua ossigenata.

Stessa situazione in molti supermercati, presi letteralmente d’assalto da domenica. Nelle chat Whatsapp e pagine social girano peraltro immagini di beni esauriti tra scaffali e cesti, ma i responsabili dei punti vendita assicurano che non c’è alcun rischio di esaurire la merce. Eccezion fatta, appunto, per i disinfettanti.

Al Lidl di Campo Marzio sono andati a ruba i prodotti in scatola, ma non solo. «Noi abbiamo scelto di prendere molti surgelati - spiega una coppia di anziani mentre spinge fuori il carrello -. Dopo tutto quello che si sente in giro, ci siamo fatti prendere un po’ dall’ansia». Anche fuori dall’Eurospin, qualche decina di metri più avanti, le scorte caricate nelle auto non mancano. «Semplicemente – dicono alcuni clienti – fa paura pensare che se arriva anche qui il virus, si rischia di restare chiusi in casa. Pensiamo positivo, però intanto abbiamo comprato latte a lunga conservazione, pasta, fazzoletti, riso e scatolame».

Scene simili anche in supermercati di altri marchi, tra Bosco, Conad, Famila e Pam. Qui sono stati particolarmente richiesti anche i guanti in lattice, insieme a saponi e detergenti liquidi, vista la raccomandazione di lavarsi le mani frequentemente e con attenzione.

E se i supermercati, come detto, fanno grandi affari, a registrare un drastico calo di clienti e di affari sono i negozi di giocattoli e oggettistica varia che, da ieri, in diversi casi, hanno ritirato costumi e gadget legati al Carnevale, alla luce dello stop alle manifestazioni e alle feste imposto in tutta la città e nell’intera regione. Diversi esercenti al mattino erano impegnati a liberare le vetrine, sgomberando i ripiani e riportando maschere, coriandoli e accessori vari nei magazzini. Tutti prodotti, a questo punto, definitivamente inutilizzabili. 

 

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