A Ronchi si rinnova la magia dei presepi in movimento
Si rinnova ancora una volta la vecchia tradizione dei presepi animati, a Ronchi dei Legionari. Una grande peculiarietà per la cittadina che ne può contare ben tre e che ogni anno sono meta di migliaia di visitatori che arrivano da tutto il Friuli Venezia Giulia. E Ronchi si può dire che ha un ruolo di primo piano, conosciuta per questi tre gioielli.
Il più “antico” è sicuramente quello realizzato negli anni Trenta dallo scomparso Giuseppe Ermacora, esposto nella chiesa di Maria Madre, in via Dante, al quale è stato donato e sistemato in pianta stabile.
Compie 33 anni il presepe realizzato da Corrado Gon e che può essere ammirato nella chiesa di Santa Domenica, nel rione di Selz. Attualmente le figure in movimento, tutte auto costruite, sono ben 325, uno dei pochi in Italia ad avere un numero così elevato ed azionate da un solo motore. In una superficie totale di 16 metri quadrati tutto si muove azionato con meccanica a trazione diretta senza né fili e né spaghi.
E nella chiesa di Santo Stefano, nel rione di Vermegliano, è visitabile anche il presepe di Silvano Bassi. Un’opera di straordinario ingegno e il risultato di tanta passione e di infinita pazienza, qualcosa come 140 personaggi che si muovono nel meraviglioso scenario della natività, passando, con effetti particolari, dal giorno alla notte su di una superficie totale di 4 metri quadrati in continua espansione. Il presepe di Silvano Bassi, ex portalettere da alcuni anni in pensione, è stato realizzato utilizzando diversi sistemi che garantiscono il movimento dei personaggi, mentre ogni livello sul quale si sviluppa la scena è dotato di piccolissimi motori elettrici con una potenza di 12 volt.
I presepi mobili di Ronchi dei Legionari rappresentano un motivo grande di attrazione proprio perché consentono di ammirare il paziente lavoro di artigiani che, grazie alle loro mani d’oro, propongono uno spettacolo che è insieme di semplicità disarmante ma anche di alta tecnologia meccanica. Obiettivo delle realizzazioni, che ormai raccolgono un numero ogni anno maggiore di personaggi del presepio, è quello di coinvolgere le persone davanti alla meraviglia dell’incontro del mistero con l’umanità.
Luca Perrino
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