A Postumia “mamma proteo” depone le uova
TRIESTE. È uno degli animali più misteriosi che vivono sulla terra. O meglio, nell’oscurità delle grotte. Scoperto e descritto da Janez Vajkard Valvasor e citato anche da Charles Darwin nel 1859 il Proteo, nome scientifico “Proteus anguinus”, vive ancora nelle Grotte di Postumia e ne costituisce una delle sue più grandi attrazioni. Ebbene il 10 agosto scorso, come riporta il quotidiano lubianese Delo, un esemplare di Proteo delle Grotte di Postumia, nel pieno dell’aflusso turistico nella cavità carsica alle 20.30 ha iniziato a deporre le uova. Pochi giorni prima una studiosa dell’Istituto per lo studio del Carso aveva notato che un esemplare di proteo che si appoggiava alle sponde vetrate dell’acquario che li contiene aveva le ovaie ingrossate. Subito il biologo Slavko Polak ha lanciato l’allerta rosso ai guardiani della grotta. «Ragazzi - ha detto - potrebbe succedere qualcosa di unico».
Finora, infatti, essendo il proteo una creatura molto delicata che vive sempre al buio, in acqua a una temperatura costante di 10 gradi e si ciba di animaletti delle grotte ed è molto sensibile ai cambiamenti sulla sua riproduzione esistevano solo delle supposizioni. Anche il presidente della società che gestisce le Grotte di Postumia, Marjan Bagatelj si è messo in allarme e ha convocato a Postumia Ciril Mlinar Cica, esperto speleologo e famoso esperto di fotografia nelle grotte, l’unico che finora è riuscito a filmare un proteo nel suo ambiente naturale in un sifone di una grotta alpina.
Immediatamente l’acquario che accoglie i protei nella Grotta di Postumia è stato oscurato e con una speciale apparecchiatura per le riprese hanno iniziato a seguire la “puerpera”. Così sono riusciti a filmare il proteo femmina che con una sostanza gelatinosa raggruppava le uova appena deposte. La femmina, che inizia l’età fertile come negli umani tra i 13 e 14 anni di vita, ha finora deposto 11 uova. Quando ne avrà deposte circa 70 comincerà l’attesa per la schiusa che dura circa tre mesi. Se le uova saranno fecondate, se non saranno infette, se la femmina vedrà che tutto è a posto da un punto di vista genetico per la sua prole, se non se li ingoierà o non li abbandonerà al loro destino, allora nasceranno i cuccioli. (m. man.)
ManzinMauro
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