A Pola il primato della città più cara di tutta la Croazia

FIUME
Sempre più alti i costi della vita in Croazia, scossa dalla più grave crisi economica da quando nel 1991 proclamò la propria indipendenza da Belgrado. La città con il paniere più caro è Pola, dove per una famiglia di quattro persone (questo il calcolo del Sindacato indipendente della Croazia) si deve spendere mensilmente 7 mila e 179 kune, pari a 947 euro. Negli esborsi è compreso solo il fabbisogno minimo, senza le spese per lo sport e il tempo libero, per la cultura, la scuola e facoltà, la macchina o per le vacanze. Per tacere di un qualche mutuo o della possibilità di essere subinquilini, pagando d’ affitto come minimo 250 euro al mese. Al secondo posto troviamo Vukovar, la martoriata città della Slavonia orientale e dove la disoccupazione è altissima e la povertà pure: qui il paniere sindacale non perdona se non si hanno almeno 7 mila e 64 kune (931 euro). La speciale classifica denota Fiume in sesta posizione, con esborsi pari a 6.817 kune, che al cambio fanno 899 euro. L’ultimo posto della graduatoria comprendente 9 grandi città della Croazia spetta alla capitale Zagabria con 6.535 kune (862 euro). Interessante rilevare che a Zagabria viene corrisposto anche lo stipendio medio più alto nel Paese, sulle 6 mila e 400 kune, circa 844 euro. Ad aggiungere timori ad una situazione non certo facile è stata la recente decisione del governo di centrosinistra di elevare l’aliquota dell’Iva croata dal 23 al 25 per cento, misura che entrerà in vigore il prossimo primo marzo. Si ha paura che l’imposta maggiorata possa provocare un’ ondata di rincari, peggiorata poi dall’andamento dei prezzi dei prodotti alimentari sui mercati mondiali. In Istria e nel Quarnero si ha pronta la medicina per affrontare simili evenienze ed è lo shopping a Trieste e dintorni, con quanche puntata anche in Slovenia, specie a Villa del Nevoso (Ilirska Bistrica).(a.m.)
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