A Panzano i casoneri "irriducibili" che resistono al trasloco

Barche sfrattate per il cantiere sugli argini fra il Marina Hannibal e l’isola dei Bagni
Bonaventura Monfalcone-31.01.2021 Casoni-Marina Nova-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-31.01.2021 Casoni-Marina Nova-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Tempo due settimane e la messa in sicurezza e consolidamento del tratto di costa tra il Marina Hannibal e l’isola dei Bagni prenderà il via. L’intervento, finanziato dalla Protezione civile regionale con i fondi legati all’emergenza creata dalla tempesta Vaia nell’autunno del 2018, ha nel frattempo già costretto i soci dell’Associazione sportiva casoneri Panzano a spostare le imbarcazioni dalla settantina di ormeggi esistenti lungo i 400 metri di sponda, di cui il sodalizio ha da tempo la concessione. L’operazione andava completata entro il 24 gennaio, ma quasi una decina di “irriducibili” non ha ancora trasferito il proprio natante. Nonostante l’avviso firmato dalla presidente Raffaella Cavenago parli chiaro: in caso di mancato spostamento l’imbarcazione sarà sistemata d’ufficio al Marina Hannibal. Con tutte le spese del caso. Quelle cui, comunque, sono andati incontro i soci che hanno dovuto portare il proprio natante nel giardino di casa, in un’altra società nautica o nei marina monfalconesi.

A preoccupare alcuni soci non sembrano essere tanto i lavori, attesi e sollecitati dalla stessa associazione da una quindicina d’anni, ma la tempistica dell’opera, delegata al Comune dal commissario all’emergenza Vaia, l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi. A detta di qualche socio, l’intervento sarebbe dovuto iniziare a settembre, per concludersi al massimo in primavera, e non a febbraio con il rischio di non poter utilizzare il proprio ormeggio per tutta l’estate 2021. «Il direttivo ha avvisato i soci a luglio di mobilitarsi in vista dell’avvio dei lavori, di cui era partito l’iter – spiega la presidente dell’associazione Cavenago –. La preoccupazione di perdere la prossima stagione estiva è comprensibile, ma sono 15 anni che la società sta puntando alla sistemazione del tratto di costa, soggetto a una forte erosione e a finire periodicamente sott’acqua». Questioni di sicurezza, quindi, in prima battuta, ma per l’associazione l’obiettivo è anche quello di completare la riqualificazione dell’area, avviata con l’adeguamento dei casoni alle indicazioni previste dal Piano particolareggiato di iniziativa pubblica del Comune, che ora ha ottenuto le risorse e la delega dalla Regione per realizzare l’opera.

«I lavori dovrebbero prendere il via il 15 febbraio con la bonifica bellica e, se non saranno ritrovati residuati bellici e il meteo sarà benevolo, potrebbero concludersi entro giugno», aggiunge la presidente. Consolidati i 400 metri di sponda, l’associazione procederà quindi al rifacimento degli ormeggi, per il quale sta accantonando da tempo delle risorse. «Ci stiamo già lavorando, ma dipenderà dalla riconsegna dell’area alla conclusione dei lavori», conclude Cavenago. Quello prossimo al via è un intervento da 707 mila euro di cui 475 mila di lavori, affidati a novembre all’impresa Costruzioni ingegner Carlo Broetto di Teolo (Padova), che ha offerto un ribasso del 21,67%. Sono previsti la posa di palancole e il rifacimento della banchina camminabile, di cui sarà innalzata la quota. La Protezione civile regionale ha finanziato anche la sistemazione del lato a mare, dove si trova la piccola darsena che accoglie gli altri 70 posti barca dell’associazione e dove si agirà, con una spesa complessiva di 450 mila euro (290 mila di lavori), sulle porzioni di argine più ammalorate e quindi sulle strutture di contenimento degli argini di proprietà demaniale. —


 

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