A Muggia vecchia risplende la basilica dedicata all’Assunta

Proseguono i restauri con il recupero delle malte e degli affreschi che, dopo quelli di San Giusto, sono i più importanti della provincia 
Lasorte Trieste 24/03/18 - Chiesa di Muggia Vecchia,
Lasorte Trieste 24/03/18 - Chiesa di Muggia Vecchia,

MUGGIA. Già si vedono i primi risultati nonostante i restauratori siano appena a metà dell’opera: la basilica di Santa Maria Assunta di Muggia vecchia ritorna allo splendore grazie a un importante intervento che si concluderà il prossimo novembre. Al centro di questi lavori, finanziati dalla Regione con 200 mila euro, riprendono luce gli affreschi ecclesiastici medioevali che, dopo quelli della cattedrale di San Giusto, sono i più importanti presenti nella provincia di Trieste.

Per ora, visibile a occhio nudo, si mostra nuova l’area corrispondente alla navata destra. La tinta, in particolare delle malte, è tornata del colore originario, sempre un bianco neutro ma ora brillante. «Lavori che non si facevano da decenni», precisa il parroco don Andrea Destradi, che si prende cura di questo piccolo ma importante tempio, punto di riferimento anche di tanti pellegrini.

Negli stessi affreschi qualcosa sembrerebbe sia emerso: nuovi particolari. A spiegarlo Claudia Ragazzoni, titolare di Opera Est, la ditta triestina specializzata in questo settore cui è stata affidata l’opera di ripristino. «Abbiamo pulito gli affreschi della navate destra e parte della navata centrale – sottolinea –. Tra le figure importanti su cui ci siamo soffermati per ora ci sono San Cristoforo (patrono dei pellegrini, unito al culto di San Rocco che si trova a Zindis, questo luogo infatti era evidentemente già luogo di transito in tempi lontani, ndr), che porta Cristo bambino, e l’Albero della vita. Sono medioevali, si tratta di una tipologia anche abbastanza popolare interessante. Il grosso del lavoro comunque ha riguardato il recupero delle malte di colori neutri, che devono accompagnare i cicli pittorici e che quindi come “texture” e colori devono esaltare gli affreschi senza prevaricare».

Le diverse pareti che riportano importanti figure cristiane avevano bisogno di un intervento di restauro perché con il tempo si erano depositate delle polveri ma anche perché era necessario eliminare quelle resine sintetiche «che si usavano fino agli anni ’80 e ’90 – aggiunge Ragazzoni – c’erano delle riprese di colore non sempre adatte o con il tempo alterate. Quindi abbiamo ritoccato alcuni punti e poi consolidato quello che c’era e stuccato dove si poteva». Qualche novità è emersa? Risponde la restauratrice: «È ancora prematuro dirlo, ma sono emersi alcuni frammenti che forse in fase di restauro pittorico ci aiuteranno meglio a ricostruire alcune scene».

Ora il programma di lavoro s’infittisce sempre più, arriva il periodo delle diverse cerimonie e quindi la prerogativa è far coesistere le lavorazioni con le esigenze di culto e i matrimoni. I lavori dunque dovranno avere il minor impatto nella chiesa. «Proseguiremo con le malte fino a fine aprile e lavoreremo sui trabatelli mobili per finire».

All’interno della chiesa sono presenti anche altre figure di santi, profeti e scene del Vangelo. Il più pregiato è l’affresco che descrive il “Ciclo della dormitio” della Vergine Maria. «È il modo orientale per raccontare il dogma dell’Assunzione, infatti questa chiesa è dedicata all’Assunta», chiarisce il parroco. Ma contestualmente don Andrea si preoccupa di tutti gli altri progetti che ha in mente per far rifiorire completamente la basilica sul colle di Muggia vecchia, che richiedono ulteriori fondi. «Bisogna rifare parte del tetto dove ci sono alcune infiltrazioni, restaurare i banchi e gli arredi, ci affidiamo per questo anche al buon cuore dei fedeli», dice. In particolare per i banchi, sono da rifare i cuscini, da inserire l’anti-tarlo, insomma restaurarli al meglio con il colore più adatto per gli interni della chiesa. La somma che si vorrebbe ricavare è di circa 65 mila euro.

Intanto ad aiutare il parroco sia nei lavori manuali sia nella cura del parco ci sono gli “Amici di Muggia vecchia”, cittadini volontari che si preoccupano anche di dare la giusta dignità ai 26 mila metri quadrati di parco che circondano la basilica.

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