A Muggia un progetto da 77 case turistiche nell’area sopra Punta Olmi

In Consiglio passa intanto l’adeguamento del Prg alle norme paesaggistiche Fvg. Il capogruppo della Lega, Ferluga, non vota con la maggioranza: «Chiariremo»

Luigi Putignano
Parte della zona dietro Punta Olmi. . Foto Lasorte
Parte della zona dietro Punta Olmi. . Foto Lasorte

MUGGIA Seduta del Consiglio comunale incandescente quella tenutosi a Muggia l’altra sera. La scintilla è esplosa con l’approvazione della delibera relativa alla variante al Piano regolatore generale comunale di conformazione al piano paesaggistico regionale ai sensi dell’articolo 57 ter della Legge regionale 05/07, con le direttive.

Il progetto

Già durante il question time i consiglieri comunali Francesco Bussani del Pd, Cristina Surian della Lista Bussani e Loris Dilena del gruppo misto avevano presentato un’interrogazione con cui – connettendosi al discorso del Prg – si chiedeva al sindaco e alla giunta se fosse vera la voce che la proprietà dei terreni retrostanti punta Olmi avesse presentato un’ipotesi progettuale per la realizzazione di numerosi edifici abitativi con destinazione turistica.

La risposta dell’assessore Elisabetta Steffè ha confermato che lo scorso 27 marzo è stato presentato da Rte Group di Trieste uno studio di fattibilità per l’area in questione da sottoporre a conferenza dei servizi. Steffè ha specificato che l’ipotesi progettuale legata allo studio di fattibilità prevede la realizzazione di 77 unità abitative destinate a residenze turistiche per una volumetria complessiva di circa 33 mila metri cubi e che l’eventuale distribuzione delle stesse dovrà essere compatibile con la tutela ambientale e paesaggistica dell’area. Per il sindaco Paolo Polidori «la delibera è chiara».

Punta Olmi

Quanto a Punta Olmi, si tratta di «proposte legittime da parte di imprenditori che poi chiedono una conferenza dei servizi per un determinato progetto. Ma non parliamo di un atto dell’amministrazione». A domanda secca se ci sia stata un’interlocuzione tra l’impresa e l’ente da lui guidato, Polidori ha affermato che «certamente c’è stata, come con tantissimi altri privati interessati a fare investimenti sul territorio. Ma la delibera non trattava questo argomento». È anche vero che poco prima della messa ai voti – la delibera è stata approvata – tanti consiglieri di maggioranza hanno affermato di non essere o essere parzialmente a conoscenza della questione. «È una cosa che avremmo certamente condiviso dopo l’eventuale entrata in campo di altri attori come la Regione Fvg o Asugi», ha puntualizzato il sindaco.

Il voto negativo

Intanto l’altro ieri, per la prima volta la maggioranza non ha votato compatta in quanto il capogruppo della Lega, Giulio Ferluga, ha espresso voto negativo: «Quando si parla di tutela del verde non accetto scatole chiuse», così Ferluga. «Sono stato contattato da alcuni elettori che hanno avuto fiducia in me e che mi hanno illustrato la questione preoccupati. Mi sono informato e ho deciso così. Senza l’obiettivo di creare crisi o incrinature all’interno della maggioranza. L’auspicio è che ci sia subito un incontro per chiarire la questione, in primis con il sindaco».

Sul voto contrario di Ferluga, così Polidori: «Io non farò mai alcun passo in ambiti come quello in questione senza confrontarmi con la mia maggioranza e con i cittadini. Ripeto, in questo momento c’è solo un progetto e non c’è assolutamente nulla di deciso. Chi parla quindi di cementificazione dice l’ennesima menzogna, crea allarmismi e strumentalizza. Voglio capire come mai Ferluga si sia lasciato condizionare all’ultimo momento. È certamente una vittima della strumentalizzazione».

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