A Muggia scatta l’offensiva antischiamazzi
MUGGIA. «Il diritto al divertimento non può prevalere sul diritto al riposo». Fabio Longo, assessore all'Ambiente di Muggia, ha commentato con grande soddisfazione l'approvazione durante l'ultima riunione del Consiglio comunale della delibera sul Piano di classificazione acustica. Il documento rappresenta di fatto lo schema per determinare una politica di controllo dei rumori che tutti i Comuni sono tenuti ad elaborare individuando la classe acustica di tutte le aree comunali tenendo conto del loro prevalente ed effettivo utilizzo.
«Con questa delibera abbiamo ora a disposizione un primo strumento con il quale iniziare a far fronte ai tanti disagi manifestati più volte in passato sia dai residenti nel centro storico che in alcuni borghi e frazioni», racconta entusiasta Longo. Particolare attenzione varrà data alle aree in cui i rumori provocano disagio ai cittadini, come la zona residenziale di Aquilinia, via del Serbatoio, e via della Stazione vista la vicinanza alla zona industriale. Il documento è stato votato all'unanimità.
Il Piano prevede una ripartizione in sei fasce del territorio comunale. Nella prima classe sono state inserite le aree particolarmente protette quali scuole, aree per lo svago e parchi pubblici. Nella seconda le aree prevalentemente residenziali con bassa densità di popolazione con traffico veicolare locale ed una bassa presenza di attività commerciali: ad esempio l'area tra Zindis e Lazzaretto, ma anche Monte D'Oro. A seguire le aree prevalentemente residenziali con media densità di popolazione con traffico veicolare locale o di attraversamento e con limitata presenza di attività commerciali (terza classe) che a Muggia sono rappresentate dalle varie case sparse sul territorio. Le aree interessate da intenso traffico veicolare, con un’alta densità abitativa, una elevata presenza di attività commerciali e la presenza di piccole industrie compongono invece la quarta classe: in questa zona rientrano il centro storico e Aquilinia. Poi ci sono le aree prevalentemente industriali (quinta classe, come la valle delle Noghere e la zona che dall'Ospo va al canale navigabile) e infine le aree esclusivamente industriali e prive di insediamenti residenziali (sesta classe). Per ogni classe verrà a breve stabilito il limite massimo di rumore consentito. «Il passo successivo sarà l'approvazione in tempi che auspico essere rapidi, dopo la verifica in giunta e in aula, del Regolamento acustico che permetterà di stabilire precisi paletti per chi disturba la quiete pubblica in determinati periodi ed in particolare nella tarda serata e di notte - puntualizza Longo -. Vista la mia sensibilità verso i problemi dei residenti che lamentano disagi nelle varie zone sensibili proporrò all'esame dei colleghi un documento che vincoli il Comune ad imporre appunto precisi vincoli sia agli orari delle varie manifestazioni sia al limite dell'inquinamento acustico nonché puntuali verifiche sul rispetto dei limiti imposti come già indicatomi verbalmente dall'Arpa regionale».
Longo ha le idee chiare: «In passato, le lamentele, prima del mio arrivo in Comune, sono state tante è ora di dare una decisa “sterzata” a tutela dei residenti. Sono centinaia le persone che mi hanno chiesto di adoperami in tal senso. Prima di far approvare il futuro Regolamento ho intenzione di fare una presentazione pubblica di tale documento anche in considerazione della mia competenza sulla Democrazia partecipata».
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