A Monte Grisa il “capo” degli esorcisti italiani «Il maligno rialza la testa»

«Nella società odierna si sta creando un vuoto, perché è in atto un allontanamento delle persone dalla religione, dalla fede, dalla morale e in quel vuoto si sta inserendo la ricerca dell’occulto, soprattutto da parte dei giovani. Ecco perché c’è bisogno di chi, come me, combatte quotidianamente per allontanare il maligno che si cela in questo inquietante fenomeno, purtroppo in espansione». Padre Francesco Bamonte, esorcista nella diocesi di Roma e presidente dell’Associazione degli Esorcisti italiani, ospite d’eccezione ieri sera al Santuario di Monte Grisa, si è espresso in questi termini, rivolgendosi alla folla che si è radunata nella chiesa. Chiamato a trattare il tema dal titolo “La vita è un mistero. Riflessioni sui temi più scottanti dell’esistenza”, il sacerdote, visto il periodo, ha parlato soprattutto dell’occulto nel mondo di oggi, partendo da quelli che ha definito i «pericoli di Halloween».
«Questa festa - ha sottolineato - è un canale che rende vulnerabili le giovani generazioni di fronte all’esoterismo. Un elemento che, se studiato a livello teorico, può rimanere neutro e non danneggiare le persone che lo approfondiscono. Se invece si inizia a praticarlo - ha affermato - si entra nell’occultismo vero e proprio e si rischia di rimanere prede di operatori disinvolti e in mala fede, diventando vittime di una situazione nella quale poi dobbiamo intervenire noi esorcisti».
Sull’attualità della funzione degli esorcisti, padre Bamonte che, fin dalla sua ordinazione, avvenuta l’8 settembre 1990, si è dedicato all’aiuto delle persone cadute vittime dei maghi o danneggiate da pratiche occulte di varia natura, non ha avuto dubbi. «Fu Gesù Cristo - ha spiegato - che riconobbe agli apostoli il compito di guarire le persone sia dai malanni fisici sia da quelli psichici. Noi sacerdoti - ha proseguito - siamo i continuatori di questa funzione che la chiesa non si è attribuita da sola, semplicemente sta rispettando quello che fu un preciso volere di Gesù Cristo. L’obiettivo - ha sostenuto padre Bamonte - è aiutare le persone a ritrovare la retta via, attraverso il ritorno alla fede e all’abbandono dell’occulto».
«La riprova dell’importanza di questo lavoro che dobbiamo compiere - ha concluso il capo degli esorcisti italiani - è rappresentata dal fatto che io oramai pratico sempre più raramente l’esorcismo perché sono impegnato, su precisa indicazione dei vertici ecclesiastici, nell’insegnamento ai sacerdoti che si avvicinano a queste pratiche. E svolgo questo compito girando tutto il mondo, perché di esorcisti bravi e preparati c’è sempre più bisogno. Non solo qui, ma in tutti gli angoli della terra». —
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