A Monfalcone sequestro di cibo al ristorante giapponese
MONFALCONE Blitz al ristorante giapponese Yuxi, in via Boito, con i clienti in arrivo a dover trovare un’alternativa, di fronte alla chiusura dell’attività. Il sopralluogo a sorpresa degli agenti della Polizia locale e dei tecnici dell’Azienda sanitaria è avvenuto mercoledì mattina, ed è culminato nel sequestro di 50 chili tra pesce e carne rinvenuti sia all’esterno che all’interno dei frigoriferi. Nei confronti della società è stata contestata la sanzione amministrativa di 5 mila euro. Quindi la chiusura immediata del ristorante, nel quale sono state rilevate anche pesanti situazioni igienico-sanitarie, fino al ripristino delle idonee condizioni ai fini della garanzia alimentare e della salubrità dei locali.
La “visita” della Municipale e dell’Azienda sanitaria ha rappresentato la fase successiva di un controllo partito da un’abitazione del centro, sulla scorta di numerose segnalazioni da parte dei cittadini. Da quell’appartamento era un continuo via vai di persone, oltre al fatto che giornalmente fuoriuscivano persistenti effluvi maleodoranti. Ciò che è apparso alla vista degli agenti è stato un disastro. La cucina ingombra di stoviglie e piatti sporchi, camere altrettanto invivibili, fino ai servizi igienici. Degrado, sporcizia e disordine totali. Insomma, quelle zaffate maleodoranti di cui pure gli agenti sono stati assaliti fin alla porta d’ingresso hanno rappresentato una spia d’allerta ben che indicativa della portata della situazione. Nell’appartamento erano presenti numerosi inquilini di nazionalità cinese. Due dei quali sprovvisti dei documenti di soggiorno in Italia, che sono stati denunciati a piede libero per violazione del Testo unico sull’immigrazione. Nessuno inoltre aveva effettuato la dichiarazione di ospitalità. Tutti cittadini di nazionalità cinese, e tutti, come ha appurato la Municipale, impegnati proprio nell’attività del ristorante. Considerata la condizione igienico-sanitaria dell’alloggio, non è mancata l’ispezione nel locale di piatti tipici cinesi in via Boito.
Gli agenti della Polizia locale, con il comandante Rudi Bagatto, si sono presentati assieme ai tecnici dell’Azienda sanitaria mercoledì mattina. Condizioni improponibili per un’attività di ristorazione. Cucina sporca, alimenti rivenuti fuori dai frigoriferi, gestiti scorrettamente non mantenendo la catena del freddo. Numerosi cibi inoltre all’interno dei frigoriferi erano privi delle etichettature circa la data di preparazione e scadenza, alcune confezioni invece erano scadute da tempo. Il tutto s’è quindi tradotto nel sequestro di 50 chili di alimenti, tra pesce e carne, trovati dentro e fuori i refrigeratori. Dunque, chiusura a tempo e 5 mila euro di multa. Al ristorante nel frattempo sono state ripristinate le condizioni di tenuta dei locali e di salvaguardia dei prodotti, a garanzia della dovuta sicurezza. L’attività è stata pertanto riaperta al pubblico, dopo il via libera dell’Azienda sanitaria.
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