A Monfalcone prove generali di Delfino Verde: il Comune vuole rendere stabile il servizio

La tratta marittima mancava dal 2009, anno in cui rischiò di incagliarsi per i mancati dragaggi

Laura Blasich

MONFALCONE Il servizio sostitutivo via mare ha permesso a 2.500 persone, turisti, ma anche lavoratori e studenti universitari, di spostarsi tra Monfalcone e Trieste nelle giornate di mercoledì e giovedì, in cui il collegamento ferroviario, oltre che quello autostradale, è stato interrotto a causa del devastante incendio sviluppatosi sul Carso monfalconese. «Abbiamo avuto un ottimo riscontro», conferma Bianca Jurcich, della Delfino Verde srl che ha fornito il servizio su richiesta di Trenitalia e Regione, fornendo una risposta immediata a una situazione di emergenza.

Al di là della corsa da Trieste a Grado e ritorno, effettuata martedì sera, che da sola ha totalizzato 540 passeggeri, i nove collegamenti realizzati tra mercoledì e giovedì tra Trieste e la banchina del Marina Monfalcone, affiancati da connessione alla stazione ferroviaria con bus navetta, hanno avuto un feedback giudicato ottimo dalla compagnia di navigazione. «Il servizio è stato utilizzato non solo da turisti e ha contributo a fare in modo che Trieste non rimanesse isolata», aggiunge Bianca Jurcic.

Monfalcone ora spera che la due giorni possa aver rappresentato una prova generale per la riattivazione della linea marittima, assente dall’inizio di luglio del 2009. Divenuto poco sostenibile il servizio, non effettuato nel 2007 e 2008, Trieste Trasporti, che gestiva il collegamento con Trieste, lo aveva riattivato 13 anni fa, rimodulandolo. La linea diretta con Trieste, pure intervallata dalla fermata a Sistiana, era stata sostituita da una connessione sperimentale più breve Monfalcone-Duino-Sistiana, dove eventualmente i passeggeri avrebbero potuto prendere la coincidenza per Trieste. Al debutto della linea, a inizio luglio 2009, il Delfino Verde, però, rischiò di incagliarsi a causa del mancato dragaggio del fondale del porticciolo Nazario Sauro e del canale Valentinis. Solo 7 i passeggeri a bordo, che non riportarono danni, ma da allora il servizio non è più stato riattivato, in attesa di un approfondimento dei fondali.

«A fronte della ripresa del traffico ferroviario il collegamento è stato sospeso – afferma il sindaco Anna Cisint –, ma quanto abbiamo sperimentato in questi giorni ha fornito l’occasione di parlare con l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti sulla riattivazione di una linea marittima che connetta Monfalcone a Grado e Trieste». Un dialogo che riprenderà in modo formale e tecnico alla fine dell’estate per arrivare pronti alla prossima stagione estiva, secondo quando riferisce il sindaco.

«Si tratta di valutare il “come” e non il “se” – aggiunge Cisint – proporre un collegamento che tocchi il porticciolo Nazario Sauro, la cui riqualificazione sarà ultimata a marzo, e quindi il centro della città. Il servizio attivato in questi giorni, con estrema velocità, per la quale tutti i soggetti coinvolti vanno ringraziati, ha confermato per l’amministrazione comunale come Monfalcone debba tornare a essere centrale anche nei collegamenti via mare». Le valutazioni da compiere si profilano comunque non banali, perché l’esperienza che Monfalcone ha alle spalle è quanto meno in chiaroscuro. I passeggeri paganti nella stagione 2006 sono stati 9.298, mentre nel 2002, anno di avvio del collegamento, erano stati 6.895. Nell’estate pre pandemia del 2019 la linea Trieste-Grado è stata utilizzata da quasi 36 mila persone.

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