A Monfalcone maxi rotatoria al via in primavera, porticciolo in estate
MONFALCONE. Si riparte dagli espropri. Decaduti i precedenti vincoli (sono trascorsi 5 anni dalla prima apposizione) oggi il Consiglio comunale discuterà, tra i vari punti all’odg, l’esecutività del provvedimento orientato alla realizzazione della maxi rotatoria al porticciolo Sauro, intervento in cantiere a primavera, dopo i noti problemi legati alla rete sottoservizi: un grosso cavo di alta tensione nella fattispecie.
Dello scorso anno la decisione di superare l’impasse eliminando uno dei due sottopassi pedonali sicché la pista ciclabile, sul versante sinistro di viale Verdi, in superficie taglierà i giardini di fianco alla Capitaneria connettendosi lì al percorso dedicato alle due ruote, per riallacciarsi poi alla ciclabile di via Oscar Cosulich.
Un’opera di cui si parla da oltre 12 anni, da quando cioè la giunta regionale Illy, con delibera 919 del 2006, approvò nella serie di interventi sulla viabilità di competenza la sistemazione della Sp19, Ss14 e Sr305, affidando in delegazione amministrativa intersoggettiva a Fvg Strade i lavori, per un importo globale di 7,6 milioni.
Ora la giunta Cisint, che ha prospettato gli indirizzi nella Prima commissione, presieduta dall’azzurro Ciro Delpizzo, con relatore il collega di lista Giuseppe Nicoli, consigliere delegato all’Urbanistica, porta in aula, oltre alla reiterazione degli espropri per la maxi rotatoria che coinvolgono la stazione di benzina Shell, l’associazione nautica Canale Valentinis e alcuni privati, anche la verifica di assoggettabilità del progetto di fattibilità economica sul contiguo intervento di riqualificazione del canale Valentinis alla Vas, Valutazione ambientale strategica, affinché sia ponderato dagli organi preposti, tra cui Arpa, se il restyling possa o meno produrre effetti significativi sul contesto naturale in cui è inserito.
Sulla tempistica di realizzo ha chiesto lumi il consigliere Suzana Kulier (Misto): a margine Nicoli ha ipotizzato di approvare entro febbraio il progetto preliminare, quindi una volta sedimentato il deposito delle osservazioni e al netto di altri passaggi si pensa di «avviare il cantiere a luglio». E dunque a maxi-rotatoria già avviata, fermo restando che il forzista punta qui a «tempi agili», auspicando una chiusura in 6 mesi, e infatti il Comune ha inoltrato una nota a Fvg strade chiedendo «continuità nella viabilità per la durata dei lavori, da svolgersi su doppio turno, coprendo le 16 ore e con stop solo notturno».
«Nel potenziamento della Ss14 si sono negli anni progressivamente eliminate diverse intersezioni semaforiche, con la fluidificazione del traffico attraverso rotatorie – così Nicoli –. L’ultima, a mio avviso più importante, è proprio questa tra viale San Marco e via Boito». Per la quale nel 2010 è stato presentato progetto preliminare, approvato con l’adozione della variante 37 al Prgc. Sono seguite ulteriori modifiche, per mezzo milione di euro in più rispetto al quadro economico originale.
Gualtiero Pin (M5S) in municipio ha parlato di «deprogetto», paventando un aumento dei flussi, mentre per il maquillage del porticciolo ha proposto in sostituzione dei gradoni un «parco verde in contiguità con i giardini fino alle scuole», dirottando le auto verso Panzano su via Callisto Cosulich. Maurizio Bon (Pensionati) ha invece chiesto «se il rendering del sottopasso risale a 10 anni fa, quando non c’era ingente flusso di bici», ma Nicoli ha chiarito che si tratta di un’elaborazione di 6 mesi prima. Quanto al porticciolo ha aggiunto che gli attracchi di Capitaneria e Fincantieri saranno spostati più a mare. Idem per La Darsena, ora in testa al molo. Sulla banchina opposta il Delfino verde o altro vettore pubblico.
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