A Monfalcone le gabbie anti-piccioni: saranno spostati in Veneto

Le trappole con il mangime sono state collocate nell’area della Biblioteca e all’interno del park di via Plinio Nuovo dispositivo dopo la campagna di sterilizzazione e i dissuasori sugli edifici
Bonaventura Monfalcone-01.11.2017 Gabbie per piccioni e piccioni-Parcheggio-Via Plinio e Via Garibaldi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.11.2017 Gabbie per piccioni e piccioni-Parcheggio-Via Plinio e Via Garibaldi-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE La guerra ai piccioni si alza di livello a Monfalcone. Dopo aver avviato la campagna di sterilizzazione dei volatili, che darà però i suoi frutti in un periodo medio-lungo, il Comune passa alla cattura dei colombi, oltre 2mila in città, e alla loro “deportazione” in Veneto. A effettuare l’azione di controllo e contenimento dei piccioni è la ditta Denis Vettorazzo di Cison di Valmarino (Treviso), che ieri ha posizionato le tre gabbie-trappola fisse impiegate per la cattura cui se ne aggiunge una quarta da posizionare secondo le esigenze. Cioé nei punti critici per concentrazione dei volatili.

Bonaventura Monfalcone-11.09.2016 Piccioni-Largo Anconetta-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.09.2016 Piccioni-Largo Anconetta-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

 

Uno dei siti individuati per collocare il quarto dispositivo è la zona di via Garibaldi più vicina a largo Anconetta, su cui palazzi i colombi hanno trovato un comodissimo riparo in questi ultimi anni. Come ben sanno i residenti e i titolari delle attività commerciali alle prese con il continuo e consistente imbrattamento di persiane e tapparelle, tende e insegne. In zona c’è inoltre anche un altro ricovero ottimale: l’ex Inam di via Manzoni, parzialmente sventrato e in attesa di ristrutturazione. Le gabbie “fisse” sono state al momento sistemate invece sul retro del mercato coperto di via della Resistenza, all’interno della recinzione dello stesso, e all’interno del perimetro della Biblioteca comunale di via Ceriani, dove la presenza dei piccioni è insistente, anche a causa della vicinanza con una costruzione abbandonata.

Le “trappole” entreranno comunque in funzione solo tra una settimana circa, per dare il tempo ai colombi di “familiarizzare” con la gabbia contenente una congrua quantità (circa 30 chilogrammi) di cibo attrattivo, cioé mais, e quindi non avere timore di entrarvi. Le gabbie, delle dimensioni di 2 metri di lunghezza per 1 di larghezza e di altezza, sono dotate anche di abbeveratoio con sistema automatico di livello dell’acqua e di una parziale copertura per proteggere i volatili dalle intemperie ed evitare sofferenze. I colombi catturati, che saranno raccolti con cadenza settimanale, da operatori in grado di non arrecare danni ai volatili, saranno poi trasportati (su mezzi autorizzati dall’Ulss 7 di Pieve di Soligo) in Veneto per il «mantenimento dei soggetti raccolti nelle strutture autorizzate», come spiega la ditta autorizzata.

Nelle voliere di stabulazione gli animali rimarranno fino alla morte per cause naturali. L’amministrazione comunale, in particolare l’assessorato all’Ambiente, si è del resto mosso in base al piano di controllo dei colombi in città licenziato dalla Regione per il periodo 2014-2019, con un programma articolato e avviato appunto con la pulizia nelle aree in cui è stata rilevata la maggior concentrazione di volatili, la posa di dissuasori fisici sull’edificio della Biblioteca e appunto la campagna di sterilizzazione. A fronte di una situazione non ancora migliorata a sufficienza, il Comune ha deciso di accelerare i tempi per ridurre il numero della popolazione e limitare dalla prossima primavera la deposizione di uova, nuove nascite e un nuovo incremento del numero di animali.

Come previsto peraltro dal piano di controllo regionale, l’operazione durerà cinque mesi, quelli invernali, in cui i piccioni non depongono uova (in particolare novembre) o ne producono di meno. In totale, la ditta dovrebbe effettuare una ventina di interventi tra questo mese e la fine di marzo per una spesa complessiva da parte del Comune di 8.540 euro. L’offerta è stata giudicata congrua e, soprattutto, l’ente locale ha valutato in modo positivo la possibilità per l’impresa di garantire l’immediato avvio dell’attività, perché la situazione di degrado in alcune aree della città sta assumendo ormai per l’ente locale «una dimensione di gravità, con le possibili conseguenze igienico-sanitarie del caso», come si legge nell’atto di affidamento dell’incarico. Resta da vedere quanti piccioni, animali dall’insospettata intelligenza, si faranno catturare.

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