A Lussino l’ex caserma dell’Armata in riva al mare fa gola ai russi
LUSSINPICCOLO. Ci risiamo con i russi a Lussino, che hanno fatto dell’isola una specie di loro colonia, rilevando il locale gigante turistico, la Jadranka, e poi “occupando” l’incantevole Cigale e diverse ville, un tempo appartenute agli italiani. Stando a quanto scrive il quotidiano zagabrese Jutarnji list, la Jadranka ha inviato di recente al governo croato (centrosinistra) la lettera d’intenti per l’acquisto della caserma Kovcanje, nei pressi di Lussinpiccolo, un tempo appartenuta all’Armata popolare jugoslava e ora di proprietà delle Forze armate della Croazia. Manco a dire si tratta di un gioiello (parliamo dell’area) in riva al mare, che si estende su una superficie di 400mila metri quadrati. Sono 40 ettari diventati sede di un reparto per le attività speciali (Bojna za specijalna djelovanja), zona su cui sono puntate ora le attenzioni della Jadranka, inglobata non molti mesi fa nell’impero dei fratelli russi Aleksej e Dimitrij Ananijev, imprenditori il cui patrimonio si aggirerebbe attorno ai 3 miliardi di dollari.
La Jadranka, nella misura del 93,88 per cento, è di proprietà dell’azienda Beta ulaganja di Zagabria. Quest’ultima è stata fondata dall’impresa russa UK Promsvyaz, a sua volta appartenente ad una delle maggiori banche russe, la Promsvyaz che ha per titolare i citati fratelli Ananijev. Da quanto è stato fatto sapere, i magnati russi hanno voluto mettere in piedi la Beta ulaganja per estendere i loro averi in acque calde, nel Mediterraneo, ancor meglio se in Adriatico. Finora gli Ananijev hanno investito nella Jadranka la cifra di 60 milioni di euro e hanno intenzione di scucirne altri 40. Se da Zagabria arriverà però il placet all’acquisto del complesso militare di Kovcanje, i russi potrebbero sganciare ulteriori 200 milioni di euro, mettendo le mani su un angolo di paradiso quarnerino che in passato è stato al centro di voci, sospetti e polemiche.
Per anni circondata da un alone di mistero e rigorosamente off-limits alla cittadinanza, Kov›anje era stata ristrutturata in via illegale (senza permessi) dall’ex comandante del Quartier generale dell’Esercito croato, generale Josip Lucic. Si erano spesi circa 2 milioni e 600 mila euro per fare di Kov›anje la più bella caserma in Croazia, con tanto di palestra sportiva, sala pesi, lungomare con illuminazione pubblica, ampia terrazza, grande barbecue, parco giochi per bambini, piccolo tempio, otto appartamenti d’elite, porticciolo. Per lungo tempo, Lucic ospitava gratuitamente alti ufficiali croati, come pure i comandanti degli eserciti d’oltreconfine in visita ufficiale. Poi nel 2009, la Direzione nazionale ispettorati aveva fermato i lavori di ristrutturazione, decretando che si trattava di abusivismo edile. Se il governo Milanovic deciderà che Kovcanje non è un impianto prospettivo per cause logistiche (scarsi i collegamenti tra Lussino e la terraferma), il complesso militare sarà posto in vendita. Considerato che le casse statali croate piangono, appare quasi scontata la privatizzazione (russa) della caserma.
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