A Lipizza hotel e ristoranti stanno per fallire
TRIESTE. Le strutture alberghiere, quelle di ristorazione e il golf di Lipica stanno per fallire. È sfumata, infatti, la possibilità di ottenere un credito pari a 700mila euro garantito dallo Stato. La Lipica Turizem, società che gestisce la ristorazione e i pernottamenti, avrebbe dovuto, in questo caso, assicurare l’operazione con il 40% di liquidità propria che attualmente non possiede. E poi avrebbe dovuto restituire il credito entro sei mesi, interessi compresi. Insomma tutto ciò avrebbe voluto dire che la società avrebbe lavorato la prossima stagione turistica primaverile ed estiva solo per pagare il debito. Decisamente non sarebbe riuscita a sopravvivere.
Al momento, mentre i dipendenti questo mese prenderanno l’ultimo stipendio, la situazione, che vede un buco da quasi un milione di euro da ripianare prevede solo due possibilità: il fallimento o far confluire la Lipica Turizem nella società madre Kobilarne Lipica che gestisce le scuderie dei famosi cavalli bianchi. Portando con se anche le perdite, ovviamente e gettando così pesanti ombre sulla sopravvivenza stessa dello storico equile che di per sè, secondo indiscrezioni, quest’anno già per conto suo ha fatto segnare qualcosa come 200mila euro di perdita. Operazione che determinerebbe inoltre l’impossibilità di assorbire i 65 dipendenti della Lipica Turizem essendo le Kobilarne Lipica un organo controllato dall’amministrazione pubblica slovena dove vige il divieto di assumere. Insomma una situazione a dir poco kafkiana di cui una grossa fetta di responsabilità va sicuramente ascritta alla precedente fallimentare gestione del comprensorio turistico. Certo chiudere l’attività alberghiera e di ristorazione a Lipica non sarebbe certo indolore. «Le Kobilarne Lipica e Lipica Turizem - spiega il direttore delle scuderie Boštjan Bizjak - raccolgono entrate pari a 7-8 milioni di euro. Se si taglia il settore dell’ospitalità e della ristorazione le entrate calerebbero di circa 2,3 milioni di euro con un calo degli ospiti che potrebbe toccare anche il 50 per cento». E la stagione turistica è oramai alle porte. Non c’è più tempo. Il declino potrebbe oscurare i candidi mantelli dei lipizzani.
ManzinMauro
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