A Lignano caso sospetto: ragazza sottoposta al test per Coronavirus. Altri controlli su 20 persone

In isolamento, ma negativi i primi test. Si attende ancora solo il riscontro su una ragazza di Lignano. L’appello: se serve contattare il 112,  non andare al Pronto soccorso o dal medico. Due edifici per eventuali quarantene
Una contagiata a Codogno mentre viene portata in ospedale dai Nas. A destra il governatore Fedriga
Una contagiata a Codogno mentre viene portata in ospedale dai Nas. A destra il governatore Fedriga

TRIESTE. La Regione Friuli Venezia Giulia ha decretato ieri mattina, sabato 22 febbraio, lo stato di emergenza, anche se non risultano casi di contagio sul territorio, e ha lanciato un appello a tutta la popolazione: in caso di dubbi contattare il 112 - dove gli esperti daranno le valutazioni del caso - e non recarsi al Pronto soccorso o dal medico di base. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e il vice Riccardo Riccardi hanno deciso di adottare il provvedimento dell’emergenza al termine del primo Comitato operativo che si è tenuto ieri nella sede della Protezione Civile di Palmanova, dove poi si è tenuto anche il collegamento con la Protezione civile nazionale riunita a Roma, presente anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sono state individuate intanto anche due strutture, una a Trieste e una a Tricesimo, nell’ipotesi si rendessero necessarie per una eventuale quarantena.

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Il comitato d'emergenza della Protezione civile a Palmanova

LA SITUAZIONE

Al momento non risultano persone contagiate dal virus Covin-19 nel Friuli Venezia Giulia: «L’attenzione però - così Fedriga - è molto alta fin all’inizio dell’emergenza. Abbiamo sempre agito con il massimo grado di prevenzione cercando di utilizzare una cautela più alta rispetto ai rischi in corso». Lo stato di emergenza è stato attivato tramite un decreto regionale e sarà valido fino al 31 luglio, hanno spiegato Fedriga e Riccardi. Una scelta dettata anche dai casi di contagio che sono emersi nel territorio italiano e in particolare nel vicino Veneto, dove si è registrato anche un decesso. «Grazie a questo decreto - ha spiegato Riccardi - sarà possibile adottare procedure più agili per l'acquisto di beni, servizi e forniture attraverso un affidamento diretto senza indagini di mercato sopra e sotto soglia comunitarie, per tutto ciò che è necessario per affrontare l’emergenza».

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epa08234161 A woman wearing a face mask walks on the street in Guangzhou, Guangdong, China, 21 February 2020. The disease COVIDF-19, caused by coronavirus SARS-CoV-2, has so far killed 2,247 people with over 76,200 infected worldwide. EPA/ALEX PLAVEVSKI

In sostanza ci sarà una semplificazione nelle procedure burocratiche che consentirà di poter intervenire in maniera tempestiva sulla base delle necessità e nell’ipotesi che emerga un caso di contagio anche sul territorio regionale. La richiesta più importante arrivata dalle istituzioni e rivolta alla cittadinanza è stata quella di non recarsi al Pronto soccorso o dal medico di famiglia nel caso in cui ci sia il sospetto di essere contagiati.

L'APPELLO

Il punto di riferimento deve essere il 112 (vedi l’articolo nella pagina a lato, ndr) dove verrà fatta una prima valutazione e sarà possibile confrontarsi con gli esperti. Esiste anche un numero nazionale, il 1500, che può fornire un primo aiuto. Bisogna evitare di andare in ospedale perché una delle criticità emerse in Lombardia e soprattutto in Veneto è legata al fatto che le strutture sanitarie possono poi venire isolate, aumentando esponenzialmente il rischio di contagio e causando notevoli disagi a tutto il sistema sanitario.

Nella giornata di ieri sono stati eseguiti i tamponi per verificare un possibile contagio su 11 persone nella provincia di Udine, tutti con esito negativo, e tre in quella di Trieste i cui risultati a ieri sera dovevano ancora ufficialmente pervenire, anche se lo stesso Fedriga in mattinata, alle «prime notizie», aveva parlato di esito negativo. Nel corso della giornata di oggi, domenica 23 febbraio, le persone sottoposte ad accertamenti e che per precauzione sono state messe in isolamento sono salite a 20, alcune in ospedale nei reparti dedicati, altri a casa. Per tutte esito negativo dei test: solo per una ragazza di Lignano si attende ancora l'esito delle verifiche.

Tra le 20 persone c’è anche una cittadina cinese individuata a Monfalcone. Il personale sanitario, fra cui tre medici, ha deciso di porsi in isolamento dopo essersi recato a Padova nei giorni scorsi per participare a degli incontri nell’ospedale di Schiavonia, dove venerdì sono stati conclamati due casi di cui uno di esito mortale. Nella serata di venerdì inoltre l’ospedale di Udine aveva accolto anche una persona che proveniva da Lodi, luogo in cui c’è uno dei due focolai in Italia, e che manifestava alcuni sintomi che avevano fatto temere il peggio. Gli esami svolti hanno però dato esito negativo facendo rientrare l’allarme.

LE STRUTTURE

Nella giornata di ieri la Regione ha anche individuato delle strutture che eventualmente potrebbero essere utilizzate per una quarantena di dimensioni rilevanti in uno scenario emergenziale. «Al momento - ha precisato Fedriga - è una ipotesi lontana, ma vogliamo essere tranquilli». Riccardi ha confermato che sono due le strutture, una a Tricesimo e una a Trieste, senza però entrare nel dettaglio giacché mancherebbero ancora delle autorizzazioni. Si tratta di edifici pubblici: potrebbero essere delle caserme - non quelle dismesse - oppure immobili al momento non utilizzati ma già ovviamente dotati di tutti i servizi.

GLI EVENTI

Per quanto riguarda gli eventi in calendario nelle prossime settimane in Friuli Venezia Giulia, tra cui le paralimpiadi di Lignano e le tante manifestazione legate al Carnevale che si terranno in molti comuni, al momento non sono previste cancellazioni: ieri la Regione attendeva eventuali decisioni in arrivo dal governo nazionale. La Regione conferma comunque di essere pronta a effettuare tutte le valutazioni di merito con l’obiettivo di continuare a garantire la piena tutela dei cittadini. «Abbiamo chiesto delle linee guide al Governo - ha precisato ieri il presidente, prima della riunione serale del Consiglio dei ministri - e siamo in attesa di indicazioni». 


 

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