A Gropada i cani da soccorso, protesta la comunità slovena

Il Comune di Trieste cede l’ex scuola Kajuh alle unità cinofile di Protezione civile ma la circoscrizione rivendica altre priorità: «Sarebbe servito di più un asilo nido»
Lasorte Trieste 29/07/19 - Sala Giunta, Conferenza Stampa, Cani di salvataggio
Lasorte Trieste 29/07/19 - Sala Giunta, Conferenza Stampa, Cani di salvataggio

TRIESTE. Il Comune di Trieste concede uno spazio in Carso alle attività dei cani da soccorso, ma la comunità slovena ha qualcosa da ridire e rivendica antiche priorità. Il teatro della questione è l’ex scuola Kajuh di Gropada, lungo la Provinciale 19, da anni abbandonata e fatiscente ma ora consegnata appunto a nuova vita con la concessione dell’area alle unità cinofile della Federazione italiana ricerca e soccorso Nord Italia Fvg, sigla impegnata proprio nella formazione di cinofili da soccorso.

Un accordo stipulato su base annuale (rinnovabile) e ufficializzato ieri nel corso di un incontro tenutosi nel Municipio di Trieste alla presenza del vicesindaco con delega alla Protezione civile Roberto Polidori, dell’assessore a Servizi generali e Patrimonio Lorenzo Giorgi, dei membri della Delegazione Nord Italia Fvg, tra cui il presidente Maurizio Calabrese, e il vertice dei Volontari Pompieri di Trieste Alessandro Novello, il corpo chiamato alla collaborazione nel nuovo progetto legato alle tematiche di Protezione civile.

Al plauso dei tecnici delle unità cinofile – ora provvisti quindi di un centro a livello locale per le attività di addestramento (i “campi maceria” si trovano a Pollazzo e a Prata) – fa però eco, come detto, il contraltare da parte della comunità slovena, rappresentata ieri nel corso della conferenza in Municipio da Marko De Luisa, presidente della Seconda circoscrizione Altipiano Est, secondo il quale la decisione del supporto alle unità cinofile si è dimostrata una sorta di fulmine a ciel sereno, contraria alle aspettative cullate riguardo la riqualificazione della zona.

«Abbiamo scoperto della concessione solo per caso, nessuno ha pensato di avvertirci», ha sottolineato De Luisa: «Da mesi infatti avevamo segnalato le priorità della zona indicando un elenco dei possibili interventi a favore della comunità slovena, tra cui appunto l’ex scuola di Gropada, che potrebbe ad esempio essere riqualificata in veste di asilo nido, tra le strutture che mancano in quell’area».

Giorgi e Polidori hanno di fatto ammesso la “falla” della mancata tempestiva comunicazione ma non hanno formulato nessun passo indietro sulla legittimità della concessione, sottolineandone anzi la valenza sociale: «Era un’esigenza sentita da più parti – la premessa di Polidori – la possibilità di contribuire a un’attività meritoria come quella delle unità cinofile, nonché il dovere di monitorare strutture abbandonate al degrado e inutili. Tra le macerie di Gropada le unità potranno ora addestrarsi rivitalizzando la zona nel segno di un lavoro importante e utile socialmente».

E le richieste della comunità slovena? «Non si è trattato di un investimento dei Lavori pubblici – la replica all’unisono di Giorgi e Polidori – ma di una concessione intanto annuale». Il polo formativo cinofilo entrerà in funzione a giorni, votato, oltre che alla formazione, anche alla chiave “Open day”: sarà infatti visitabile dal pubblico e dalle scolaresche.


 

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