A Grado le varvuole danno forfait, allontanate dalla pandemia

GRADO Con la zona rossa le “varvuole” sono costrette a rinunciare ad “assalire” l’isola di Grado. Tutti devono rispettare quanto previsto dai decreti anti Covid-19 e, dato che oggi l’intera Italia è in zona rossa, ad osservare le disposizioni si sono pertanto adeguate, anzi sono state costrette ad adeguarsi, anche le “varvuole”. Oggi pertanto queste streghe del mare che puntualmente sbarcano ogni anno a Grado alla vigilia dell’Epifania per portar via i bambini cattivi continueranno a rimaner nascoste, magari nella zona del Banco d’Orio. Così narra la leggenda che potrebbe risalire alle scorrerie piratesche degli Uscocchi nell’Alto Adriatico.
Nessuno sbarco in porto a bordo delle barche di vetro, nessuna “varvuola”, nessuna orrenda strega del mare, a gironzolare per l’isola e bambini più tranquilli. Nessuno, come avveniva sempre durante la rievocazione annuale, piangerà quest’anno in braccio a papà o mamma vedendole comparire davanti. E non ci sarà nemmeno il “bufulin”, il figlio di una delle “varvuole”, tutto sporco di caligine, dimenticato all’interno di un camino di una casa del centro storico (altro aspetto narrato dalla leggenda). A meno che qualcuna di queste “varvuole” giunta di nascosto col buio sbarcata magari, come un tempo, lungo la diga, con la scusa della possibile passeggiata vicino a casa, non si mescoli tra i gradesi.
Attenzione, però, Polizia locale e Carabinieri stanno effettuando controlli molto attenti e potrebbero scappare per l’inosservanza delle disposizioni i verbali da 400 euro l’uno, cosa che si è già verificata in queste giornate. Potrebbe essere a ogni modo che per la massima precauzione, in qualche maniera l’araldo che di solito avvisa la gente dell’isola di stare rintanata in casa e di cospargere con l’acqua benedetta gli angoli dell’abitazione e di ungere con aglio gli infissi della casa (così inizia la leggenda), quest’anno anziché girare per le vie dell’isola possa mettere in allerta la popolazione attraverso gli altoparlanti. Chissà?
Il Covid-19 ha, dunque, cancellato quest’anno anche la rievocazione di questa antica leggenda del mare che viene tramandata oralmente da generazione in generazione e viene riproposta quasi ogni anno da associazioni e istituzioni gradesi.
L’associazione La Signora delle Fiabe, una di queste associazioni, per ricordare in ogni caso la leggenda ha realizzato e diffuso un video girato in bianco e nero. Rimangono allestiti invece ancora per un paio di giorni, oggi e domani, giornata dell’Epifania, i presepi che per questa particolare edizione sono in numero inferiore rispetto al passato (per la quasi totalità opere di presepisti locali). I presepi sono in buona parte esposti nelle vetrine – diversi in quelle dell’ex cinema Cristallo, altri in quelle dei negozi – o all’esterno in particolare lungo le calli del centro storico. Ovviamente, considerati i vari divieti, i visitatori quest’anno sono stati molto pochi. A goderne maggiormente sono stati così i gradesi.—
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