A Grado il condominio che non riesce a riunirsi

Proprietari fantasma, numero legale impossibile. Urgono le manutenzioni: l’amministratore lo decide il Tribunale

GRADO. Che da tutte le parti le liti condominiali non manchino, e possano finire anche nelle aule dei tribunali, è purtroppo cosa abbastanza comune. Indubbiamente più raro è il fatto che debba essere un tribunale a nominare un amministratore dello stabile in quanto i condomini non sono riusciti a nominarne uno, e sempre per mancanza del numero legale. Sta accadendo a Grado, al condominio Zipser, in quel complesso residenziale sorto al posto dello storico albergo dei primi del Novecento. E intanto le necessità dello stesso condominio, come le ristrutturazioni, le riparazioni e tanto altro, attendono causando tra l’altro il deperimento della struttura, che è stata realizzata fra il 1960 e il 1964, su progetto dell’architetto Marcello D’Olivo.

Il motivo principale che ha portato sino in tribunale è il fatto che il condominio è grande e conta quasi 100 appartamenti e che, nonostante siano stati fatti diversi tentativi, non è mai stato raggiunto il numero legale per validare l’assemblea. Lo spiega l’avvocato Consuelo Pasqual cui si sono rivolti alcuni dei condomini al fine di poter arrivare a una conclusione. Il perché non sia stato raggiunto il numero legale è dovuto in buona misura alla difficile reperibilità dei diretti interessati, in quanto molti proprietari usano tale condominio come seconda casa per le vacanze e vivono sparsi in diverse parti d’Italia ma anche in Austria e Germania. Far convenire tutti a un’assemblea è sempre stato molto complesso ma in tempi recenti evidentemente lo è diventato ancor di più anche perché tanti proprietari in realtà, a Grado, ci vengono per un paio di settimane all’anno per poi lasciare alle agenzie locali il compito di affittare i loro appartamenti.

Alcuni condomini si sono rivolti, dunque, all’avvocato Consuelo Pasqual che, a sua volta, ha inoltrato al Tribunale di Gorizia la richiesta di nominare, come previsto dalla legge, un amministratore giudiziario che possa supplire alle esigenze del condominio. Ciò avverrà nel corso dell’udienza prevista per il 17 gennaio prossimo alle 9.30, dinnanzi al giudice Francesca Clocchiatti, del Tribunale di Gorizia appunto. Un’udienza dove i condomini - che sono stati invitati unicamente, come previsto dalla legge per questi casi, attraverso la pubblicazione della notifica a mezzo di pubblici proclami, in quanto impensabile procedere alla notifica uno per uno - non hanno nemmeno l’obbligo di essere presenti. La difficoltà di notifica personale di ogni singolo condomino deriva proprio dal fatto che tanti sono residenti altrove.

Una notifica diretta avrebbe comportato, in effetti, una perdita di tempo di un paio d’anni. Ma tenere ferma la questione ancora per tanto tempo era impensabile per le esigenze impellenti che ci sono, tra le quali quella di regolarizzare tutto quanto non è stato fatto da diverso tempo, tra impianti, parti comuni e ristrutturazioni varie. Da qui la scelta del pubblico proclama, anche con la pubblicazione obbligatoria su un quotidiano, nello specifico Il Piccolo. Spetterà, dunque, a un giudice nominare un amministratore giudiziario, che supplirà così alle esigenze dello Zipser espletando le funzioni di amministratore di condominio almeno fino a quando una regolare assemblea non riuscirà a nominare un nuovo amministratore.

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