A Grado e Lignano l’Instagram Challenge: il turista diventa testimonial a costo zero
TRIESTE Via ufficiale ieri all’Instagram Challenge, una sfida che, fino al primo settembre, porterà gli autori dei 10 scatti più popolari – pubblicati usando gli hashtag #gradochallenge o #lignanochallenge e inserendo il tag @FVGlive – a competere per l’assegnazione di due esperienze settimanali (una per località) “Live like a Local”. Come si evince dagli hastag saranno due le location oggetto della sfida, cioè Lignano Sabbiadoro e Grado, le località balneari di punta del Fvg.
L’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente i turisti che, da semplici fruitori di servizi, armati di smartphone, diventeranno così ambasciatori di Grado e Lignano nel mondo, senza la necessità di ricorrere a costosi influencer. A comunicare il brand sarà proprio il “turista della porta accanto”. Di questo hanno parlato ieri a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga, l’assessore al Turismo Sergio Emidio Bini e il direttore generale di PromoTurismoFvg Lucio Gomiero. Proprio quest’ultimo ha illustrato le modalità di promozione dell’Instagram Challenge, che «potrà contare su una campagna offline che coinvolgerà, tra gli altri, i due principali quotidiani nazionali e che prevede inoltre la stampa di 58 mila cartoline in distribuzione presso gli uffici turistici, i locali e le strutture ricettive di Grado e Lignano, la stampa di magliette personalizzate, l’impiego di una cargo bike (due per ogni località, ndr). Una strategia più al passo con i tempi rispetto ai tanti, forse troppi, infopoint». Il costo stimato per questa iniziativa è di 10 mila euro.
«L’idea di chiamare i turisti all’azione trasformandoli in veri e propri influencer – ha sottolineato Fedriga – nasce dalla volontà di veicolare messaggi concreti e penetranti lavorando sulla fiducia e sull’identificazione tra l’emittente e il ricevente. Mi chiedo: quanto viene pagato oggi un influencer? Questa invece è un’operazione praticamente a costo zero, che fa leva sulla partecipazione e sull’entusiasmo dei “cittadini temporanei” del Friuli Venezia Giulia, quindi non il “personaggio” del social ma il “vicino di casa”, che è credibile ai nostri occhi». E sì, perché nell’ottica della nuova idea di turismo da perseguire, il turista deve essere identificato come un “residente a tempo”. In un Fvg che, per Bini, «ha cambiato decisamente passo per quel che concerne la promozione del suo brand, anche grazie alla bontà dell’operato di PromoTurismoFvg, che ha risposto al non facile compito di garantire visibilità a una regione come la nostra, ricca di eccellenze ma anche di potenzialità da sviluppare. Abbiamo riportato la comunicazione all’interno perché PromoTurismo ha tali professionalità che non occorrono esternalizzazioni».
L’assessore non ha snocciolato dati ma ha affermato che «negli ultimi dodici mesi tutte le principali località turistiche in Fvg hanno registrato un incremento di presenze. Una testimonianza chiara della credibilità del percorso intrapreso».—
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