A Gorizia spostato capolinea del bus causa pipì
Per un punto l’abate Martin perse la cappa, per la pipì il piazzale della Transalpina ha perso il capolinea dell’autobus.
Dall’entrata in vigore dell’orario estivo è stato spostato dal civico 30 al civico 4 di via Caprin.
Tutta colpa della pipì, che scappa agli autisti dell’Apt quando, appunto, giunti al capolinea, approfittano della breve sosta per sgranchirsi le gambe, sorbire un caffé e, con il dovuto rispetto, esperire le necessità fisiologiche. Attività queste assolte nel bar della stazione della Transalpina, dunque in territorio sloveno.
«Dove, tra l’altro, lavorano due belle ragazze (il termine originale è stato edulcorato ndr)», chiosa Franco Zotti, autista Apt e pasdaran della Unione sindacale di base.
Zotti è sospettato di essere il promotore dello spostamento del capolinea, che invece non piace al suo collega della Filt-Cgil Marco Sosol. Il delegato del sindacato che in Apt detiene la maggior parte delle tessere, ha chiesto un incontro urgente al presidente Paolo Polli per dirimere la questione. Sostiene Sosol: «Il capolinea è stato malamente sistema vicino alla fermata antistante il bar-edicola Piemontese. Si trova tra due passi carrai e quando c’è il mercato settimanale, è un caos muoversi e diventa pericoloso per gli utenti. Vorremmo che il capolinea fosse riportato nella sede originale». Dove, sia chiaro, permane la fermata. Sosol indica nel collega Zotti il “colpevole”. E quest’ultimo non si fa pregare per replicare: «Mi accusano perché gli stiamo portando via iscritti e allora mi buttano fango addosso. Semplicemente non è corretto che noi autisti Apt, in divisa, andiamo a fare i nostri bisogni in Slovenia. Ciascuno si tenga la sua pipì e i suoi soldi. Meglio bere il caffé in Italia al bar Piemontese. E poi se ci succede qualcosa mentre siamo al bar della Transalpina come la mettiamo con le autorità slovene?».
Zotti ci pensa un attimo e poi rilancia. «Ma siccome danno la colpa a me allora io parto con una raccolta di firme per rimettere il capolinea dov’era prima».
Sosol intanto attende che la direzione dell’Apt convochi un confronto. Dai vertici aziendali filtra la massima disponibilità. Certo non a installare latrine in piazza della Transalpina. «E perché no? - borbotta Zotti - Pure a Napoli hanno sistemato i wc riservati agli autisti al capolinea». Se così fosse i turisti che entrassero in Italia dalla Slovena attraverso la nobile piazza si ritroverebbero davanti un cesso. Magari qualcuno potrebbe malignare che visto quello, vista l’Italia.
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