A Gorizia solo due manager comunali superano i 100mila euro
GORIZIA Una premessa è doverosa, a scanso di possibili equivoci. Casi clamorosi di indennità principesche da supermanager non ce ne sono proprio. Certo, si tratta di signori-stipendi ma sono comunque lontani dai “trattamenti economici” da 300 o 400mila euro che, solitamente, suscitano l’ira dei cittadini in ogni angolo del Belpaese.
Il riferimento è alle retribuzioni del segretario generale e dei dirigenti del Comune di Gorizia. Va detto che il monte-compensi è calato del 45% dal 2010 ad oggi. Nel 2014, per corrispondere gli stipendi alle otto figure apicali comunali, se ne sono andati 783.438 euro. Quattro anni fa si superò abbondantemente il milione di euro: 1.139.355,53 euro per essere precisi. Ciò significa che il “dimagrimento” dell’apparato dirigenziale operato dalla prima e dalla seconda giunta guidata dal sindaco Ettore Romoli sta funzionando.
Meno funzionari: cala il monte stipendi
Nel 2010, infatti, a libro-paga del Comune di Gorizia ci furono ben... 14 funzionari a causa anche di qualche avvicendamento in corsa. Oggi, le cose sono cambiate. Figure apicali “storiche” non ci sono più, è cambiato il segretario generale e i dirigenti dei vari settori sono rimasti in sette, di cui 2 a tempo determinato.
Il più pagato è e resta il segretario generale Tonino Di Gianantonio: ha portato a casa 111.059,42 euro lordi (61.469,48 netti). Di Gianantonio, prima dell’investitura goriziana, era incaricato dal ministero dell’Interno (ex Agenzia autonoma per la gestione dell’Albo dei segretari comunali e provinciali-Ages) alla sede regionale del Friuli Venezia Giulia a Udine per il «monitoraggio dell’attività legislativa della Regione autonoma Fvg e raccordo con le eventuali iniziative legislative future in relazione alla figura del segretario comunale».
E passiamo ai dirigenti. Sino a ieri, il meglio retribuito era Stefano Piccoli, dirigente del settore avvocatura comunale. Oggi, si è verificato il sorpasso con Manuela Salvadei che guida il delicato settore dei servizi alla persona (che comprende tutto ciò che è assistenza e istruzione): il suo stipendio supera i 100mila euro lordi, attestandosi su 103.138,72 euro lordi che equivalgono a 57.808,22 netti.
Tutti gli altri funzionari non hanno superato, nel 2014, i 100mila euro lordi. Anna Maria Cisint, dirigente del settore dei servizi finanziari e contabili, ha ricevuto nel 2014 come retribuzione lorda 99.798,72 euro (che diventano 55.738,02 netti).
Clara Sgubin (settore ambiente e servizi manutentivi) ha avuto una retribuzione di 93.326,93 euro (52.861,28 netti), Marco Muzzatti (comandante della Polizia municipale) 87.191,19 euro lordi che diventano 50.196,62 netti, Rosamaria Olivo (dirige il settore dei servizi di amministrazione generale) con 98.448,21 euro lordi (55.439,84 netti), Mauro Ussai (dirige il settore dei servizi tecnici per lo sviluppo del territorio dal primo aprile 2012) con 97.559,98 euro lordi, pari a 55.452,09 netti. Piccoli ha una retribuzione di 92.919,39 euro, pari a 52.820,58 euro netti.
La composizione degli stipendi
Ci sono almeno cinque voci che compongono lo stipendio di un dirigente comunale. Entriamo nello specifico. Il mensile di un funzionario è composto (come prevedono i contratti collettivi regionali) essenzialmente di due parti: la parte fissa, uguale per tutti i dirigenti, è di 48mila 280 euro annui lordi e la parte variabile composta, a sua volta, dalla retribuzione di posizione e da quella di risultato. Conseguentemente a tale frazionamento in fasce, viene costituito lo speciale “fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione”. Anche la retribuzione di risultato viene disciplinata dai contratti collettivi regionali i quali prevedono che la quota destinata al finanziamento della stessa non sia inferiore al 15% del fondo complessivo.
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