A Gorizia la legge del sushi batte gli hamburger

Nello spazio abbandonato da McDonald’s in via Trieste assunto anche personale italiano. Inaugurazione giovedì 8 agosto
Il nuovo ristorante di sushi nell'ex McDonald's di Gorizia
Il nuovo ristorante di sushi nell'ex McDonald's di Gorizia

GORIZIA Sta per aprire, sulle ceneri dell’ex McDonald’s in via Trieste chiuso nel 2015, un nuovo ristorante giapponese. Si tratta di un locale della catena Sushiko, “con le sue proposte di sushi e i suoi prezzi imbattibili”. In regione, al momento, possiamo trovare solo un altro di questi ristoranti al centro commerciale Città Fiera di Martignacco. La catena, in compenso, conta su una cinquantina di altre filiali in Italia. Così spiega il sito dell’azienda, che racconta di un marchio in forte espansione. Tra le prossime aperture c’è infatti Gorizia, ma si segnalano altre 21 località sparse in tutta Italia con lo stesso imminente destino. In città sale così a quattro l’offerta relativa ai ristoranti giapponesi.

In via Trieste al momento è al lavoro una squadra di operai per gli ultimi ritocchi. Ieri si è potuto notare che ormai quasi tutto è al suo posto e fuori è già ben visibile la scritta Sushiko. Nel complesso, uno spazio vasto ed elegante, piuttosto luminoso e con un gran numero di coperti. Per quanto riguarda l’offerta gastronomica, sul portale si parla di più di 120 piatti, sushi tradizionali e creativi, sashimi, ricette asian fusion, dim sum e proposte vegetariane. Oltre alla formula “all you can eat”, ci sono menu take away e a domicilio.

L’offerta è servita alla carta, su nastro e a buffet, per quanto il portale della catena specifica che, comunque, ci possono essere delle variazioni a seconda delle località. A Gorizia nell’ex McDonald’s c’erano due dipendenti cinesi che gestiranno la nuova filiale. Gianna Lin, una ragazza che prima viveva nelle Marche, conferma che il ristorante inaugura il prossimo giovedì alle 19: «Il primo giorno saremo aperti solo alla sera. Poi l’orario sarà dalle 12 alle 15.30 e dalle 19 alle 23.30 tutti i giorni». Il cuoco, da quanto aggiunge, è un suo connazionale, come spesso capita in questi casi. Molto rari infatti i cuochi giapponesi negli “all you can eat” asiatici disseminati in tutta Italia o all’estero. Tra gli altri dipendenti ci sono invece molti italiani. Questo il caso del personale di sala in via Trieste, composto da una ventina di persone quasi tutte provenienti dal goriziano.

Lin aggiunge poi altri particolari e ci tiene a far capire alcune peculiarità della catena, soprattutto in merito al rispetto delle norme igieniche. «Ci hanno fatto fare un corso di formazione specifico, su tutti gli aspetti della gestione del ristorante. Da noi è molto importante la conservazione dei cibi, con l’etichettatura di tutti i prodotti con le relative scadenze», spiega un altro giovane cinese che lavorerà da Sushiko. Par di intendere poi che la catena controlla in modo piuttosto scrupoloso che tutto sia in ordine nelle nuove attività, fino al punto di installare diverse telecamere. Quando sarà tutto a regime, ovvero fra pochi giorni, si rivitalizzerà così un importante tassello vuoto di via Trieste, accanto a Tigotà e al supermercato Eurospin. Nei pressi ci sono per altro diversi negozi cinesi. Per gli spazi dell’ex McDonald’s però in questi ultimi anni non si erano fatti avanti altri investitori, forse anche per la grandezza del locale. Per occuparlo sicuramente ci sarà voluta una somma impegnativa, magari più facile da reperire per una grande catena. —


 

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