A Gorizia il Covid sospende le udienze in Tribunale

In attesa dei responsi dei tamponi, fino a venerdì 2 aprile il palazzo di giustizia rimane aperto solo per le attività urgenti
La scalinata all’interno del palazzo di via Nazario Sauro: niente udienze fino a dopo Pasqua. Foto Pierluigi Bumbaca
La scalinata all’interno del palazzo di via Nazario Sauro: niente udienze fino a dopo Pasqua. Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA «Il tribunale è aperto, ma le udienze sono sospese». È sintetica ed essenziale la risposta all’ingresso del palazzo di Giustizia per chi chiede informazioni sulla situazione contagi da coronavirus.

Lunedì la presidente facente funzioni Barbara Gallo aveva firmato un avviso nel quale veniva spiegato che la cancelleria del giudice per le indagini preliminari e delle udienze preliminari era stata temporaneamente chiusa per possibile contagio da Covid-19 e che, per le sole urgenze, ci si poteva rivolgere alla Cancelleria del Dibattimento. Ieri, la stessa presidente facente funzione del Tribunale di via Sauro ha integrato la nota e ha disposto la sospensione delle udienze fino a venerdì 2 aprile. «Considerati i plurimi contagi verificatisi di recente nell’ambito del Palazzo di Giustizia - si legge -, contagi che potrebbero aumentare ove le diverse persone in attesa di tampone dovessero risultare positive al Covid-19, ritengo indispensabile - per gravi motivi di sicurezza generale - disporre la sospensione immediata di tutta l’attività d’udienza (sia del settore civile che del settore penale) sino al 2 aprile 2021, con salvezza di quelle attività assolutamente urgenti che rimetto alla prudente valutazione dei magistrati».

Tra le righe si capisce che il provvedimento ha carattere principalmente precauzionale. In attesa di avere i riscontri dei tamponi, dunque, la presidente ha preferito non mettere a rischio la salute del personale, dei legali e di quanti, per vari motivi, avrebbero dovuto presentarsi in tribunale. «Spero che la cosa si risolva in fretta, che i casi vengano isolati e che si possano riprendere le attività al più presto - aggiunge la presidente Gallo -. La data del 2 aprile è prudenziale e magari la situazione è meno grave di quello che appare, ma ci sono persone contagiate e non si può certo sottovalutare la questione».

Gli ambienti, intanto, sono stati sanificati e continueranno ad essere sanificati anche nei prossimi giorni. Per quanto riguarda la ricalendarizzazione delle udienze, per il settore civile, la presidente ritiene che non ci saranno problemi perché trovano conferma le udienze per le quali vi è già - oppure vi può essere (e verrà disposta) - trattazione scritta. Per il penale l’obiettivo è quello di contenere al massimo i rinvii. Su questo fronte aiuterà il fatto che per la prima volta dopo molti anni il tribunale di Gorizia può contare su 4 giudici penali togati. «Se riusciremo ad evitare che vengano contagiati, allora potremo recuperare il tempo perso», evidenzia la presidente del palazzo di giustizia.

In ogni caso, dal momento che la situazione sanitaria non è di lockdown, in base all’articolo 132 bis delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, le udienze penali urgenti sono rimesse al prudente apprezzamento dei magistrati. «Le urgenze devono essere mantenute», assicura Gallo. —

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