A Gorizia il Coronavirus fa tornare la "cortina di ferro" sul confine
Sedici anni fa, il 12 febbraio 2004, veniva tolto il primo pezzo della rete che divideva piazza Transalpina, la piazza transfrontaliera per metà in territorio sloveno e per l'altra metà in territorio italiano. I sindaci di Gorizia Vittorio Brancati e di Nova Gorica Mirko Brulc sbullonavano la rete facendo di fatto cadere quel muro per per 57 anni aveva diviso la piazza, le due città e rappresentato un simbolo della cortina di ferro. Oggi, giovedì 12 marzo, piazza Transalpina è di nuovo divisa. Questa mattina è stata infatti posizionata una recinzione in corrispondenza del confine in modo da impedire l'accesso in Slovenia. Per andare in Slovenia da Gorizia l'unica "porta" possibile è il valico di Sant'Andrea dove gli agenti della polizia slovena fermano tutte le auto per controllare la temperatura corporea dei conducenti oltre ai documenti d'identità. Tutti gli altri accessi ed ex valichi della fascia confinaria goriziana sono chiusi. Video di Pierluigi Bumbaca L'ARTICOLO
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